Vannacci a Pontida: ‘Stranieri illegali devono tornare a casa, abbiamo già subito un’invasione’
Durante il raduno della Lega a Pontida, il vicesegretario Roberto Vannacci ha pronunciato un discorso critico nei confronti dell’immigrazione, sostenendo che gli stranieri rappresentano una minaccia per la cultura e la sicurezza italiana. Ha sottolineato l’importanza della remigrazione per chi entra illegalmente nel Paese e ha contestato l’autorità dei giudici europei sulle leggi italiane. Vannacci ha affermato che le normative approvate dal parlamento devono prevalere sulle decisioni giudiziarie, rivendicando il diritto di essere padroni in casa propria e denunciando l’estremismo di chi promuove un’accoglienza indiscriminata.
Discorsi di Vannacci a Pontida: Un Viaggio nel Concetto di ‘Straniero’
PONTIDA (BERGAMO) (ITALPRESS) – Durante il raduno della Lega a Pontida, il vicesegretario federale Roberto Vannacci ha offerto una visione critica del concetto di ‘straniero’, sostenendo che le rappresentazioni fornite da alcuni media non rispecchiano la realtà. Secondo Vannacci, lo straniero non è un’entità da temere come descritto da vari telegiornali, ma è già presente nelle nostre vite quotidiane. Ha parlato di un’immagine di una presenza che invade le città e ha associato questo fenomeno alle problematiche di criminalità, violenza e un’imposizione culturale percepita.
In merito all’immigrazione illegale, Vannacci ha proposto un futuro di “remigrazione” per coloro che non rispettano le leggi italiane. Ha sottolineato che l’atteggiamento di chi tenta di accogliere tutti i rifugiati dal mondo non può essere considerato giusto. Al contrario, ha affermato con decisione che coloro che varcano illegalmente i confini devono essere rimandati nei loro Paesi d’origine e chi viola la legge dovrebbe affrontare la giustizia. Vannacci ha anche menzionato l’importanza di avere strutture adeguate per affrontare questa situazione.
Il discorso ha toccato anche il tema della sovranità nazionale. Vannacci ha espresso la sua opinione sul fatto che le leggi approvate da un parlamento eletto dal popolo italiano devono prevalere su quelle decise da giudici situati a Bruxelles. Ha affermato che la vera essenza del sovranismo risiede nell’affermare il diritto di autogoverno e nel garantire che l’Italia rimanga “padrona a casa sua”.
Concludendo il suo intervento, il vicesegretario ha ribadito la determinazione della Lega nel proteggere l’identità e le leggi italiane, posizionandosi come un baluardo contro ciò che considera un’invasione culturale e sociale. Il suo messaggio è stato chiaro: difendere la nazione è un imperativo, e la Lega si propone di farlo con fermezza e determinazione.
La Visione di Roberto Vannacci sulla Questione Straniera in Italia
PONTIDA (BERGAMO) (ITALPRESS) – Durante il raduno della Lega a Pontida, il vicesegretario federale Roberto Vannacci ha espresso con forza le sue opinioni riguardo alla questione dell’immigrazione. Ha contestato la narrazione di alcuni media, sostenendo che lo “straniero” non è quello che spesso viene descritto, ma piuttosto una figura già presente nelle nostre comunità. Vannacci ha affermato che questa persona è associata a comportamenti delinquenziali e un’imposizione culturale, descrivendo le conseguenze dell’immigrazione indiscriminata come un’invasione.
Vannacci ha parlato di una necessaria “remigrazione” per coloro che non rispettano le leggi italiane e entrano illegalmente nel paese. Ha criticato coloro che etichettano la Lega come un partito estremista, paragonando questi a quelli che sostengono l’accoglienza di tutti i bisognosi. Secondo lui, chi entra senza permessi deve essere rimpatriato, e chi infringe la legge deve affrontare conseguenze penali, avanzando anche l’idea di costruire nuove strutture carcerarie se necessario.
Il vicesegretario ha enfatizzato l’importanza delle leggi approvate da un parlamento eletto dal popolo italiano, sottolineando che queste non possono essere annullate o sovvertite da giudici europei. Questo, per Vannacci, rappresenta il vero concetto di sovranismo, che significa essere padroni nella propria casa e difendere la sovranità nazionale.
La sua visione ha suscitato reazioni contrastanti, ma ha motivato i sostenitori del partito a riflettere sull’assegnazione dei diritti e delle responsabilità nel contesto dell’immigrazione, evidenziando un forte desiderio di proteggere l’identità nazionale e le leggi italiane. (ITALPRESS).
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