Vinicio Capossela, 60 anni di musica unica da Hannover all’Irpinia senza cliché
Questo ritorno alle radici diventa strumento per interpretare il presente, trasformando la musica in un veicolo di riflessione civile e sociale. La capacità di Capossela di intrecciare storie personali con narrazioni più ampie offre uno sguardo sempre originale e mai nostalgico, capace di attraversare e far rivivere tradizioni e memorie in una forma sempre nuova.
Carriera e sperimentazioni: da “All’una e trentacinque circa” a “Sciusten feste n.1965”
Il suo debutto nel 1990 con “All’una e trentacinque circa” fu accolto con la Targa Tenco per l’Opera prima e segnò l’inizio di una lunga carriera costellata da riconoscimenti importanti, tra cui ben sei Targhe Tenco e il prestigioso Premio Tenco alla carriera. L’originalità della sua scrittura musicale ha trovato anche spazio nel cinema: tra i film che hanno utilizzato le sue composizioni figurano “Tre uomini e una gamba”, “Il 7 e l’8” e “Dieci inverni”, quest’ultimo con la sua partecipazione cameo. La sua opera si è diffusa oltre la musica, arricchendosi di spettacoli, letture, libri e progetti artistici che ampliano e mutano costantemente punto di vista e contesto.
