Vinicio Capossela, 60 anni di musica unica da Hannover all’Irpinia senza cliché
Oltre alla musica, Capossela si è cimentato anche nella letteratura: nel 2004 ha pubblicato il romanzo “Non si muore tutte le mattine”, seguito nel 2013 da “Tefteri”, un’opera che esplora il tema della crisi greca in connessione con l’album “Rebetiko Gymnastas” e il film “Indebito”. Dieci anni più tardi, con il disco “Tredici canzoni urgenti”, ha affrontato questioni contemporanee come le tensioni civili, le emergenze umanitarie, sociali e ambientali, confermando la sua capacità di usare la musica come strumento di impegno e riflessione.
L’ultima fatica discografica, “Sciusten feste n.1965” (2024), trae ispirazione da un appunto manoscritto dal padre, raccogliendo quindici brani che spaziano da inediti a reinterpretazioni di brani tradizionali e celebri standard come “White Christmas” e “Jingle Bells”. Questo lavoro ironico e intenso si inserisce perfettamente nel solco di un’artista che continua a rinnovare il proprio linguaggio e la propria funzione culturale, rimanendo fedele a una visione della musica come festa, memoria e narrazione.
Per maggiori informazioni sulle iniziative e la discografia di Vinicio Capossela, si può consultare il sito ufficiale dell’artista: viniciocapossela.it, così come le pagine delle associazioni culturali impegnate nello Sponz Fest.
Fonti ufficiali: Italpress, Targa Tenco, sito ufficiale Vinicio Capossela.
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