Vinitaly: 250 aziende e 1.500 buyer a Chicago per affrontare i dazi sul vino.
Organizzato da Veronafiere-Vinitaly e ITA – Italian Trade Agency, l’evento ha risposto alle preoccupazioni legate ai dazi, come ha affermato Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. “Vinitaly.USA rappresenta l’impegno del vino italiano per affrontare le sfide del mercato americano”, ha detto Bricolo, evidenziando l’ampio programma dell’evento che include anche wine2wine Business Forum, Vinitaly International Academy, Vinitaly Tourism e SOLExpo. “Il mercato statunitense è strategico per il nostro settore e offre nuove opportunità di crescita”, ha concluso.
Un Mercato in Espansione per il Vino Italiano
Secondo recenti dati, il 75% dei consumatori statunitensi di vino Made in Italy si concentra in una quindicina di Stati, tra cui spiccano California, New York, Florida, Texas e Illinois. Queste aree rappresentano un potenziale significativo per il vino italiano, con un target di consumatori in evoluzione. L’Osservatorio Uiv-Vinitaly ha tracciato il profilo del consumatore del futuro, evidenziando un pubblico maschile, in parte di Gen Z e Millennial, con una forte rappresentanza di etnie latinoamericane o afro-discendenti.
Vinitaly.USA si propone di ampliare la portata commerciale del vino italiano, ben posizionato con una quota del 38% nel mercato dei vini d’importazione. Le stime mostrano che il fatturato delle imprese italiane supera i 2,2 miliardi di dollari per le vendite negli Stati Uniti, generando benefici per i partner commerciali americani superiori ai 10 miliardi.
