Webuild: ordini a 9,3 mld in 9 mesi, confermata crescita futura

Webuild: ordini a 9,3 mld in 9 mesi, confermata crescita futura

Webuild ha acquisito ordini per 9,3 miliardi di euro nel 2023, raggiungendo un totale di circa 45...

Webuild ha acquisito ordini per 9,3 miliardi di euro nel 2023, raggiungendo un totale di circa 45 miliardi per il triennio 2023-2025, superando di quasi 10 miliardi il target previsto dal piano industriale. La maggior parte degli ordini proviene da aree a basso rischio come Europa, Australia, Nord America e Medio Oriente, con una pipeline commerciale di circa 77 miliardi. Il gruppo ha completato importanti opere infrastrutturali, tra cui la Grand Ethiopian Renaissance Dam e tratte ferroviarie strategiche in Italia. Il rating S&P è stato elevato a BB+, riflettendo la solidità finanziaria e operativa. Le prospettive future si basano su significativi investimenti infrastrutturali globali.

Webuild: Crescita Solida e Opportunità Strategiche nel Settore Infrastrutturale Globale

Webuild ha registrato un eccezionale avvio d’anno, con ordini acquisiti per un valore di 9,3 miliardi di euro, di cui oltre il 98% proveniente da aree a basso rischio e di importanza strategica. Questo risultato ha portato a quasi 45 miliardi il totale degli ordini per il periodo 2023-2025, superando di quasi 10 miliardi il target fissato dal piano industriale “Roadmap al 2025 – The Future is Now”. La crescita degli investimenti in infrastrutture, trainata dalla domanda di mobilità sostenibile, energia, acqua e servizi essenziali, ha permesso a Webuild di consolidare un portfolio ordini tra i più elevati del settore, garantendo così una significativa visibilità sui ricavi futuri.

Nel terzo trimestre del 2024, Webuild ha portato a termine progetti di grande impatto, come la Grand Ethiopian Renaissance Dam, la più grande centrale idroelettrica in Africa, e il lotto 2 del sistema Riachuelo in Argentina, il più grande impianto di trattamento acque reflue dell’America Latina. In Europa, sono stati completati tratti ferroviari chiave come la linea Bicocca-Catenanuova in Sicilia e il primo tunnel internazionale tra Italia e Austria nella tratta del Brennero. Questi risultati sottolineano la leadership dell’azienda, soprattutto nell’ambito di infrastrutture idriche, riconosciuta a livello globale da pubblicazioni specializzate.

Webuild sta intensificando le attività commerciali, con una pipeline di gare attive e in preparazione che supera i 76 miliardi di euro, concentrate in mercati esistenti e a basso rischio come Europa, Australia, Nord America e Medio Oriente. Le dinamiche geopolitiche e i piani governativi, tra cui il potenziamento delle infrastrutture europee e programmi specifici in Italia, Australia e Medio Oriente, offrono ampie possibilità di sviluppo. Strategie mirate come il derisking e l’espansione in settori chiave stanno inoltre sostenendo la solidità finanziaria del gruppo, riflessa nel recente upgrade del rating creditizio.

L’azienda mantiene una forte attenzione verso l’innovazione e la qualità operativa, con solide basi per il prossimo piano industriale. La solidità finanziaria, il portafoglio ordini consistente, insieme alle grandi opportunità evidenziate nei mercati strategici, spiegano le previsioni positive per il 2025. Webuild punta a superare 12,5 miliardi di ricavi e a consolidare un EBITDA superiore a 1,1 miliardi, confermando così un percorso di crescita e consolidamento all’interno del panorama globale delle infrastrutture.

Webuild: Crescita Solida e Strategica nel Settore delle Infrastrutture Globali

Webuild ha registrato un notevole incremento nella prenotazione di ordini, con un ammontare di 9,3 miliardi di euro da inizio anno, concentrandosi in aree a basso rischio che rappresentano oltre il 98% del totale. Questo risultato porta il volume complessivo degli ordini previsti per il triennio 2023-2025 a circa 45 miliardi di euro, superando di quasi 10 miliardi gli obiettivi fissati dal piano industriale “Roadmap al 2025 – The Future is Now”. La strategia del gruppo si dimostra efficace nel catturare opportunità strategiche nei mercati chiave, i cui investimenti si focalizzano sui settori di mobilità sostenibile, energia, gestione delle risorse idriche e servizi vitali per le comunità.

Il portafoglio ordini di Webuild garantisce una solida visibilità sui ricavi futuri per circa quattro anni, rappresentando la base per i prossimi sviluppi industriali. Tra i progetti consegnati di recente vi sono la Grand Ethiopian Renaissance Dam, il più grande impianto idroelettrico africano, e il sistema di trattamento acque reflue Riachuelo in Argentina, il più esteso dell’America Latina. Questi risultati consolidano la leadership del gruppo soprattutto nel settore idrico, riconosciuta anche da prestigiose pubblicazioni internazionali come Engineering News-Record. In Italia, significative pietre miliari sono state raggiunte, tra cui l’apertura della tratta ferroviaria ad alta capacità Sicilia-Bicocca-Catenanuova e il completamento di importanti gallerie ad alto livello tecnologico.

Per quanto riguarda la posizione finanziaria, S&P Global Ratings ha recentemente migliorato il rating di Webuild a “BB+”, con outlook stabile, in riconoscimento del rafforzamento patrimoniale, della resilienza operativa e della visibilità futura sui ricavi. Anche Fitch Ratings aveva aggiornato il rating a BB+ pochi mesi prima. La pipeline commerciale a breve termine ammonta a circa 77 miliardi di euro, con gare in corso e in preparazione, focalizzate principalmente su Europa, Australia, Nord America e Medio Oriente, territori in cui il gruppo mantiene un posizionamento competitivo consolidato.

Le prospettive di crescita sono supportate da importanti programmi infrastrutturali nazionali e internazionali, come il piano di spesa militare europeo, massicci investimenti in Germania e la ricostruzione dell’Ucraina, oltre alle iniziative strategiche in Australia, Stati Uniti, Canada e Medio Oriente. Questi elementi, insieme a un portafoglio ordini robusto e a una solida struttura finanziaria, confermano per il 2025 un outlook positivo con ricavi attesi superiori a 12,5 miliardi di euro e una forte generazione di reddito operativo, indicando un potenziale di ulteriore espansione per il Gruppo.

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