10 ore di interrogatorio per Cecilia Sala con il volto coperto

10 ore di interrogatorio per Cecilia Sala con il volto coperto

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Il resoconto di Cecilia Sala sulla sua detenzione in Iran rivela un’esperienza angosciante, con interrogatori incappucciati che duravano fino a 10 ore al giorno per 15 giorni consecutivi. Fortunatamente, è stata rilasciata dopo soli 21 giorni, anche se molti altri sono stati trattenuti per mesi. Il suo recupero è stato più veloce grazie alla breve durata della prigionia. Sala ha raccontato di come le fosse stato negato persino il Corano in inglese, e di come abbia trascorso il tempo contando le dita e leggendo le etichette. La sua testimonianza offre uno sguardo schiacciante sulla realtà delle carceri iraniane.

L’esperienza di Cecilia Sala in Iran

Cecilia Sala ha raccontato la sua drammatica esperienza di detenzione in Iran, dove è stata sottoposta a interrogatori quotidiani per 15 giorni, con il capo incappucciato. L’ultimo interrogatorio, il giorno prima della sua liberazione annunciata per l’8 gennaio alle 9 del mattino, è durato ben 10 ore. Nonostante il clima di terrore e stress a cui è stata sottoposta, Cecilia si definisce fortunata per essere rimasta detenuta solo per 21 giorni.

Durante la sua prigionia, Cecilia ha vissuto momenti di profonda solitudine e isolamento. Aveva chiesto di poter avere il Corano in inglese, pensando che in un carcere di massima sicurezza non potessero negarle quel libro. Tuttavia, la sua richiesta è stata respinta e lei si è trovata a contare i giorni e a leggere compulsivamente le etichette degli alimenti per occupare il tempo e mantenere un minimo di controllo sulla sua situazione.

Nonostante le difficoltà affrontate durante la sua detenzione, Cecilia Sala è riuscita a tenere alta la testa e a cercare di mantenere la calma. Ha sottolineato che il recupero dall’esperienza vissuta in prigione è più rapido rispetto a quello di altri detenuti che hanno trascorso mesi, se non addirittura anni, nelle carceri iraniane.

Il suo racconto mette in luce le condizioni inumane in cui vengono tenuti i detenuti politici e le gravi violazioni dei diritti umani che avvengono all’interno delle carceri iraniane. Cecilia Sala ha vissuto un incubo, ma è riuscita a uscirne e a raccontare la sua esperienza, dando voce a tutte le persone che sono ancora prigioniere di un regime repressivo e spietato.

Testimonianza di Cecilia Sala sulla sua prigionia in Iran

Cecilia Sala ha raccontato con commozione la sua esperienza di prigionia in Iran. Durante i 21 giorni di detenzione, ha subito interrogatori ogni giorno per 15 giorni, mentre era incappucciata. L’ultimo interrogatorio, durato ben 10 ore, è stato quello precedente alla sua liberazione, annunciata per l’8 gennaio alle 9 del mattino. Nonostante la durezza di quell’esperienza, Cecilia ha espresso la sua fortuna nel rimanere in carcere per un periodo così breve.

La giovane donna ha sottolineato la fatica durante la prigionia e la mancanza di supporto emotivo. Nonostante ciò, Cecilia ha ammesso di sentirsi fortunata rispetto a coloro che sono rimasti detenuti per centinaia di giorni. Pur essendo costretta a subire interrogatori e a vivere in condizioni difficili, Cecilia ha cercato di mantenere la propria lucidità e dignità.

Durante il suo periodo di detenzione, Cecilia ha cercato conforto nella lettura e nella riflessione interiore. Non essendo lecito avere con sé il Corano in inglese, la giovane donna ha passato il tempo a contarsi le dita e a leggere gli ingredienti sulle buste. La mancanza di risorse e di supporto morale ha reso la sua prigionia ancora più difficile da affrontare. Cecilia ha dimostrato una grande forza e resilienza nel raccontare la sua testimonianza.

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