14 dicembre 1965: nasce Vinicio Capossela, il cantautore che ha reinventato la musica d’autore italiana
Dalla scena dei club alla dimensione mitica: il viaggio artistico di Capossela
Nato in Germania da famiglia irpina, cresciuto tra emigrazione e radici meridionali, Capossela ha sempre portato nelle sue canzoni il senso del viaggio e dell’identità in movimento. Le sue sperimentazioni hanno attraversato generi e ambientazioni: dalle atmosfere balcaniche alle narrazioni ispirate all’Odissea, dalle osterie immaginarie alle feste rituali del Sud Italia, fino ai progetti legati alla letteratura americana e ai paesaggi interni dell’Appennino.
Le esibizioni dal vivo — spesso teatrali, scenografiche, quasi carnascialesche — hanno contribuito a trasformarlo in un performer unico, capace di trascinare il pubblico in un mondo a metà tra concerto e rito collettivo.
L’eredità culturale: un maestro della musica narrata
Capossela ha saputo coniugare musica, scrittura e performance come pochi altri. I suoi libri, premiati e apprezzati, dialogano con le canzoni creando un’opera artistica totale. Per molti artisti delle nuove generazioni, rappresenta un modello per originalità, indipendenza e capacità di reinventare le tradizioni.
