28 novembre 1969: i Rolling Stones pubblicavano Let it Bleed
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Let It Bleed è un album che ha trasformato il concetto stesso di rock’n’roll. Pubblicato in un’epoca attraversata da fermenti culturali e tensioni sociali, il disco ha toccato territori musicali che pochi avrebbero osato esplorare. Dal country alla blues ballad, dal rock più ruvido a brani che sfiorano il gospel, i Rolling Stones non si limitano a suonare: attraversano generi, li annusano, li sfidano e li trasformano. Come un viaggiatore che scopre regioni sconosciute, Let It Bleed cammina tra atmosfere cupe, ironiche, intense, restituendo un ritratto dell’America — e del mondo — autentico e ruvido.
La band stessa, durante la lavorazione, ha mostrato un’attitudine all’avventura artistica. L’uscita di Brian Jones dal gruppo e l’arrivo di Mick Taylor aprono nuove possibilità creative. Fin dalle prime registrazioni, gli Stones esplorano strumenti, soluzioni sonore e strutture che permettono loro di raggiungere una maturità musicale mai così evidente. Canzoni come “Gimme Shelter” o “You Can’t Always Get What You Want” diventano immediatamente iconiche, parte integrante del percorso che porterà gli Stones a definire un nuovo linguaggio musicale.
