Elezioni in Albania: si rinnova il duello tra Rama e Berisha.

Elezioni in Albania: si rinnova il duello tra Rama e Berisha.

Elezioni in Albania: si rinnova il duello tra Rama e Berisha.

Tirana si prepara a un’importante tornata elettorale

Tirana, Albania – Oggi, 3,7 milioni di cittadini albanesi sono chiamati alle urne per eleggere i 140 membri del Parlamento monocamerale. I seggi elettorali sono aperti dalle 7:00 fino alle 19:00 ora locale, e per la prima volta, gli albanesi residenti all’estero possono partecipare al voto grazie a una recente riforma introdotta dalla Corte costituzionale. Questo cambiamento segna un passo significativo verso un’inclusione maggiore della diaspora albanese nel processo politico.

La riforma è stata avviata dall’Assemblea nazionale e potrebbe avere un impatto determinante sui risultati elettorali. Infatti, i voti della diaspora potrebbero influenzare le preferenze in una competizione ancora dominata da due figure emblematiche: il leader socialista ed attuale premier Edi Rama, e Sali Berisha, leader del Partito Democratico (PD) e ex premier. Secondo gli ultimi sondaggi, il Partito Socialista (PS) si attesta in cima alle preferenze, portando Rama verso la possibilità di essere confermato alla guida della maggioranza per la quarta volta consecutiva.

Le sfide politiche di oggi e le controversie di ieri

Sali Berisha, ottantenne ex presidente, è tornato alla guida del PD nel 2022 dopo un lungo periodo di assenza dalla scena politica. Il suo ritorno è segnato da accuse di corruzione e favoritismo, incluso un caso controverso riguardante la privatizzazione dell’ex campo sportivo “Partizani”. Berisha ha anche affrontato arresti domiciliari come misura precauzionale in attesa di ulteriori sviluppi judiciali.

A complicare ulteriormente la situazione, Ilir Meta, ex presidente dal 2017 al 2022, si è alleato con Berisha per queste elezioni, creando la coalizione “Alleanza per una grande Albania”. Anche Meta è stato coinvolto in diatribe legali, portando a proteste da parte dei sostenitori dei due leader, i quali accusano Rama di utilizzare la magistratura a fini politici.

“Dobbiamo prendere atto della volontà popolare,” ha dichiarato il presidente albanese Bajram Begaj, esortando i cittadini a far sentire la loro voce. “Queste elezioni rappresentano un’opportunità per decidere il futuro della nostra nazione.” Preparandosi all’occasione, il premier Rama ha incoraggiato i cittadini all’estero a registrarsi per il voto, definendo l’11 maggio un “appuntamento storico”.

Nei mesi scorsi, numerose inchieste hanno coinvolto il governo Rama, incluso un caso relativo alla costruzione di alcuni inceneritori, che ha portato a condanne significative all’interno dell’amministrazione. Fra gli altri partiti in corsa emergono anche nuove forze politiche, sorte da organizzazioni della società civile, come “L’Albania si può costruire” e “Il Movimento Insieme”, che riflettono una crescente domanda di rinnovamento.

Il supporto all’adesione dell’Albania all’Unione Europea è alto, con circa l’80% della popolazione favorevole. Il primo ministro Rama punta su un percorso europeista, nonostante le sfide e i ritardi nella negoziazione dei capitoli di adesione. D’altra parte, Berisha ha ribadito in recenti dichiarazioni che “la diaspora albanese è l’anima di questa campagna”, evidenziando l’importanza della partecipazione dell’estero nei processi democratici.

Secondo dati recenti, sono circa 250.000 le registrazioni pervenute alla Commissione elettorale centrale relative agli albanesi all’estero, anche se il numero stimato di persone della diaspora potrebbe superare il milione. Tra il 2011 e il 2023, circa 420.000 cittadini hanno lasciato il Paese, molte volte a causa delle difficoltà economiche locali.

Le prospettive economiche, tuttavia, mostrano un miglioramento: si prevede una crescita del PIL del 3,9% nel 2024 e del 3,7% nel 2025. Investimenti imminenti come l’aeroporto internazionale di Valona e il porto commerciale di Durazzo potrebbero ulteriormente stimolare l’economia albanese. Tuttavia, restano sfide importanti, come le disparità tra aree urbane e rurali e la necessità di maggiori investimenti nella formazione della forza lavoro.

“Chi viene a votare domenica contribuirà a un servizio storico per il Paese,” ha concluso Berisha, sottolineando l’importanza delle riforme economiche his affermando la necessità di una flat tax del 10% e di sostegno alle piccole imprese.

Con un panorama politico intricato e un elettorato sempre più mobilitato, le elezioni albanesi del 2023 rappresentano un crocevia cruciale per il futuro della nazione. Fonti ufficiali come la Commissione elettorale centrale forniscono aggiornamenti in tempo reale, garantendo trasparenza e affidabilità nel processo elettorale.

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