Orsini: Necessario un patto di responsabilità tra politica e società per un futuro migliore
Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha sottolineato l’importanza di responsabilità e determinazione per costruire un’Europa e un’Italia più forti durante l’assemblea annuale a Bologna. Ha enfatizzato la necessità di un nuovo patto tra forze politiche e sociali, citando l’industria italiana come un pilastro essenziale per la democrazia. Orsini ha proposto un ambizioso obiettivo di crescita del Pil del 2% nel prossimo triennio, sostenuto da investimenti pubblici in infrastrutture. Ha inoltre evidenziato l’urgenza di riformare le politiche europee per proteggere la competitività industriale e il sistema di welfare, fondamentale per la coesione sociale.
Chiamata alla Responsabilità per un’Europa più Forte
ROMA (ITALPRESS) – Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha sottolineato l’importanza di responsabilità, coraggio e determinazione durante l’assemblea annuale a Bologna. Ha affermato che, per costruire un’Europa più forte e un’Italia di successo, è necessario creare nuovi strumenti e un patto tra le forze politiche e sociali. “Abbiamo dimostrato di poter affrontare le sfide insieme, puntando all’interesse comune,” ha dichiarato.
Orsini ha elogiato il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 25 aprile, in cui il presidente ha ricordato come le fabbriche siano state luoghi di solidarietà e democrazia. “L’industria italiana non è solo fonte di reddito, ma è un pilastro della democrazia nel nostro Paese,” ha aggiunto Orsini. “Vogliamo investire sulle priorità strategiche per il futuro dell’Italia e concentrare le forze per sostenere la crescita delle imprese, specialmente quelle piccole.”
Il rilancio dell’industria e del PIL è un obiettivo fondamentale, ha affermato Orsini, evidenziando l’importanza di fissare un ambizioso obiettivo di crescita del 2% nel prossimo triennio. Per raggiungere tale obiettivo, è essenziale investire in infrastrutture e creare condizioni favorevoli affinché le imprese possano generare ricchezza. “Contribuiamo a oltre il 44% del valore aggiunto delle imprese private in Italia,” ha spiegato, sottolineando anche i benefici che le aziende offrono ai propri dipendenti, come previdenza complementare e assistenza sanitaria.
Infine, Orsini ha invitato a lavorare con impegno per la creazione di un Mercato Unico per investimenti e risparmi, dati i cambiamenti nei flussi finanziari globali. Ha sottolineato la necessità di assistenza da parte della Banca Centrale Europea per adeguare le politiche monetarie e patrimoniali, evidenziando l’urgenza di un radicale cambiamento nelle politiche europee per rafforzare la competitività industriale e garantire la sostenibilità del welfare.
Un Appello alla Responsabilità per un’Europa Più Forte
ROMA (ITALPRESS) – “È giunto il momento di assumere responsabilità con coraggio e determinazione, affinché l’Europa diventi più forte e l’Italia cresca ulteriormente. Per costruire un nuovo mondo, servono strumenti innovativi e un nuovo patto tra tutti noi, incluse le forze politiche e sociali”, ha dichiarato Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, durante l’assemblea annuale a Bologna. Orsini ha sottolineato l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide comuni, rafforzando la solidarietà tra le diverse componenti della società.
La memoria dell’intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 25 aprile a Genova, è stata viva nel discorso di Orsini. Mattarella aveva evidenziato come le fabbriche rappresentino luoghi di solidarietà e democrazia. “L’industria italiana non è solo una fonte di reddito e lavoro, ma è un fondamentale pilastro della democrazia nel nostro Paese”, ha affermato Orsini, ringraziando il presidente per la sua riflessione. La voglia di sviluppare e investire in Italia è chiara: Confindustria si impegna a sostenere la crescita delle piccole imprese attraverso aggregazioni, fusioni e l’accesso a finanziamenti.
Essenziale, secondo Orsini, è rilanciare l’industria e il Pil, impossessandosi di un obiettivo ambizioso: raggiungere una crescita del 2% nel prossimo triennio. Questo richiede investimenti in spesa pubblica produttiva, con un focus particolare sulle infrastrutture, creando le condizioni per una generazione di ricchezza che avvantaggi tutti. Orsini ha ricordato il contributo del manifatturiero alla creazione di valore aggiunto e alla sostenibilità del sistema previdenziale, evidenziando anche le incertezze del mercato del lavoro e il sostegno fornito dalle aziende ai propri dipendenti.
Per massimizzare le opportunità di investimento, è necessario sviluppare un Mercato Unico degli investimenti e dei risparmi, soprattutto in un momento in cui flussi finanziari significativi potrebbero allontanarsi dagli Stati Uniti. Orsini ha invitato la Banca Centrale Europea a adottare misure più audaci in relazione ai tassi d’interesse e ai requisiti patrimoniali, che risultano attualmente più rigidi rispetto ad altre nazioni. Il presidente ha concluso con una richiesta chiara: è urgente modificare le attuali politiche europee, che minacciano non solo il sistema industriale, ma anche il welfare e la coesione sociale, elementi centrali del modello europeo dagli anni ’50.
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