Confcommercio: Aumento dell’indice del disagio sociale, segnali preoccupanti per l’economia italiana.

Confcommercio: Aumento dell’indice del disagio sociale, segnali preoccupanti per l’economia italiana.

A giugno 2025, il Misery Index di Confcommercio, che misura il disagio sociale, sale a 10,8, un...

A giugno 2025, il Misery Index di Confcommercio, che misura il disagio sociale, sale a 10,8, un aumento determinato dall’inflazione dei beni e servizi frequenti, ora al 2,1%. Il tasso di disoccupazione rimane stabile all’7,3%, con una previsione di invariabilità degli occupati e una leggera riduzione dei disoccupati. Inoltre, si stima un incremento delle unità di lavoro standard destagionalizzate. Nonostante la stabilizzazione dei prezzi, ci sono preoccupazioni per l’autunno, soprattutto a causa di incertezze internazionali e la difficoltà delle famiglie di tradurre i redditi aumentati in consumi, mettendo a rischio una moderata crescita economica.

Aumento del Misery Index e prospettive per l’occupazione nel 2025

ROMA (ITALPRESS) – A giugno 2025, il Misery Index di Confcommercio, che misura il disagio sociale, sale a 10,8, evidenziando un incremento di quattro decimi rispetto a maggio. Questo dato è influenzato dall’aumento dell’inflazione, passata dal 1,5% di aprile al 2,1%, e dalla stabilità del tasso di disoccupazione estesa al 7,3%.

Confcommercio segnala che nel mercato del lavoro, a giugno, si prevede una stabilizzazione del numero di occupati, accompagnata da una lieve diminuzione dei disoccupati. Le proiezioni indicano una tenuta del tasso di disoccupazione ufficiale al 6,5%. Inoltre, si attende un moderato incremento delle unità di lavoro standard (Ula) destagionalizzate, che ora sono in Cassa Integrazione Guadagni (CIG) e coinvolte in altre forme di integrazione salariale. Nonostante queste dinamiche, il tasso di disoccupazione esteso rimarrà stabile al 7,3%.

Per quanto concerne l’inflazione, i dati provvisori di giugno mostrano un aumento dei prezzi di beni e servizi a bassa frequenza di acquisto, arrivato al 2,1%. Questo incremento, influenzato da un effetto base, è attribuibile sia ai costi alimentari sia ai carburanti. Il confronto con l’estate del 2024, quando si era registrato un rapido calo dell’inflazione in questi settori, potrebbe generare un’ulteriore stabilizzazione dei prezzi nei mesi a venire.

Alla luce delle aspettative di poca variazione per inflazione e occupazione, il disagio sociale potrebbe mantenersi sui valori attuali anche durante l’estate. Nonostante l’aumento del tasso di disoccupazione rilevato dall’Istat per la prima parte del 2025, persistono preoccupazioni per la ripresa autunnale, con incertezze internazionali che rischiano di ostacolare la crescita e il mercato del lavoro fino alla fine dell’anno.

Aumento del Misery Index e stabilità del lavoro nel 2025

ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di giugno 2025, il Misery Index di Confcommercio, che misura il disagio sociale, è aumentato a 10,8, segnando un incremento di quattro decimi rispetto a maggio. Questo dato è influenzato dall’innalzamento dell’inflazione per beni e servizi a frequente acquisto, passata dal 1,5% di aprile al 2,1%, e dalla stabilizzazione del tasso di disoccupazione esteso, fissato al 7,3%.

Secondo Confcommercio, il mercato del lavoro a giugno prevede una sostanziale stabilità negli occupati, con una leggera diminuzione dei disoccupati. Questo potrebbe comportare una stabilizzazione del tasso di disoccupazione ufficiale al 6,5%. In contemporanea, si stima un modesto aumento delle unità di lavoro standard (Ula) destagionalizzate, attualmente sotto la Cassa Integrazione Guadagni (CIG) e coinvolte in diverse forme di integrazione salariale. Questo scenario manterrebbe il tasso di disoccupazione esteso al già citato 7,3%.

Le previsioni indicano che l’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto potrebbe salire al 2,1% a giugno. L’innalzamento recente, influenzato anche da un effetto base, è dovuto all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei carburanti. Il confronto con l’estate 2024, in cui si era registrato un significativo calo dell’inflazione, suggerisce che i prossimi mesi potrebbero essere caratterizzati da leggere oscillazioni, senza modificare la tendenza generale verso una stabilizzazione dei prezzi.

Le attese non prevedono sostanziali cambiamenti sia per l’inflazione che per l’occupazione, rendendo prevedibile che il disagio sociale rimanga a livelli attuali durante l’estate. Nonostante il recente rialzo del tasso di disoccupazione da parte dell’Istat, detonando preoccupazioni per la ripresa autunnale, le incertezze globali e le difficoltà delle famiglie nel trasformare un incremento di reddito in maggiori consumi potrebbero ostacolare una moderata crescita nella parte finale dell’anno, complicando il raggiungimento di un aumento del Pil dello 0,8% e la stabilità del mercato del lavoro.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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