Consumi fragili: Confcommercio segnala una crescita modesta nell’economia attuale.

Consumi fragili: Confcommercio segnala una crescita modesta nell’economia attuale.

L'estate si apre in Italia con un clima di incertezza economica, influenzato da variabili...

L’estate si apre in Italia con un clima di incertezza economica, influenzato da variabili geopolitiche e politiche tariffarie. Sebbene l’occupazione migliori e l’inflazione si stabilizzi al 2,8%, i consumi continuano a registrare una lieve flessione, con un calo dell’1% su base annua. Le stime sul PIL per il secondo trimestre indicano una crescita modesta dello 0,3%, ma le difficoltà persistenti sul fronte della fiducia delle famiglie e della spesa rappresentano un ostacolo significativo. Anche la domanda per beni di consumo tradizionali risente di una stagnazione, contrariamente al miglioramento nei servizi.

Situazione Economica Italiana: Incertezze e Moderati Segnali di Crescita

ROMA (ITALPRESS) – L’estate si apre con un clima di incertezza che pesa sulle economie mondiali e italiane. Le aspettative di consumatori e imprese sono influenzate da minacce, modifiche e nuove politiche tariffarie, creando un contesto economico fragile. La geopolitica contribuisce a questa instabilità, mentre l’Italia continua a seguire un percorso di sviluppo moderato. L’Ufficio Studi di Confcommercio evidenzia che, sebbene l’occupazione migliori e l’inflazione sia sotto controllo, la dinamica dei consumi resta deludente, con difficoltà persistenti nel sistema industriale e una fiducia fragile tra famiglie e aziende.

Le previsioni sul Pil indicano una crescita dello 0,3% per il secondo trimestre e dello 0,8% su base annua, con stime per luglio che suggeriscono un incremento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Pur essendo queste valutazioni positivi considerando i fondamentali economici, la crescita complessiva per il 2025 è attesa attorno allo 0,8%. L’ostacolo principale al raggiungimento di questo obiettivo è rappresentato dall’insufficiente spesa delle famiglie, che ha mostrato un calo annuale dell’1,0% a giugno, riflettendo un miglioramento della domanda di servizi ma un decremento nella richiesta di beni.

La situazione dell’automotive ha influito negativamente, con una significativa discesa (-29,5%) legata alla comparazione con i mesi precedenti caratterizzati da incentivi. Le difficoltà si estendono anche a settori maturi come abbigliamento, mobili e alimentari, nonostante cresca la domanda di beni e servizi legati al tempo libero. Anche se i dati destagionalizzati mostrano un lieve aumento dei consumi, questa crescita non attenua le tensioni riguardo la debolezza di un settore così critico per l’economia.

L’occupazione e la stabilizzazione dell’inflazione, prevista a luglio con un incremento dello 0,2% congiunturale e dell’1,4% su base tendenziale, potrebbero suggerire ulteriori progressi nel reddito disponibile reale. La percezione delle famiglie, tuttavia, rimane pessimista, alimentando un clima di sfiducia che si traduce in comportamenti economici cauti.

Analisi della Congiuntura Economica Italiana per l’Estate 2023

ROMA (ITALPRESS) – L’estate inizia accompagnata da un clima d’incertezza che condiziona le aspettative di consumatori e imprese. Le minacce economiche, insieme a cambi di rotta nelle politiche tarifarie, contribuiscono a mantenere fragile la situazione attuale. Anche il contesto geopolitico non facilita le cose. L’economia italiana, sebbene non mostrata segni di straordinaria vivacità, continua a seguire un percorso di sviluppo moderato, come evidenziato dall’Ufficio Studi di Confcommercio nella sua analisi di luglio. L’occupazione sta migliorando e l’inflazione sembra essere sotto controllo, con il carrello della spesa fissato al 2,8% a giugno, un argomento che suscita timori nei media.

Nonostante i segnali di crescita del Pil, stimati allo 0,3% su base congiunturale e allo 0,8% annuale per il secondo trimestre, il protrarsi delle difficoltà in diversi settori rappresenta un punto critico. I dati di luglio mostrano un incremento dell’0,2% rispetto al mese precedente e dell’1% su base annuale. L’analisi complessiva lascia immaginare una crescita dell’0,8% per l’intero 2025, benché l’insufficiente spesa delle famiglie possa ostacolare il raggiungimento di tale obiettivo. La dinamica dei consumi rimane problematica, con un calo del 1,0% su base annua, dovuto all’andamento mutevole della domanda.

Le difficoltà nel settore automotive, dove si registra una pesante diminuzione del 29,5%, hanno il loro peso, ma anche altri comparti come abbigliamento, mobili e alimentari mostrano segnali preoccupanti. Solo la crescente richiesta di beni e servizi per il tempo libero riesce a controbilanciare in parte queste criticità. Nonostante un dato destagionalizzato che indica lieve crescita, il quadro generale dei consumi resta debole, limitando le prospettive di un’espansione economica più robusta.

La stabilità dell’occupazione e la gestione dell’inflazione, con una variazione congiunturale stimata dello 0,2% per luglio, potrebbero incrementare il reddito disponibile reale. Tuttavia, la scarsa percezione di questi miglioramenti da parte delle famiglie, unita a preoccupazioni per possibili peggioramenti economici, alimenta una certa riluttanza a spendere, riflettendosi in comportamenti consumistici molto prudenti.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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