Crescita del patrimonio netto in Europa: Italia al terzo posto nella classifica.
Nel 2024, la ricchezza netta delle famiglie europee ha raggiunto 70.200 miliardi di euro, segnando un incremento del 4,4% rispetto all’anno precedente. Le famiglie tedesche detengono il 29% di questa ricchezza, seguite da francesi, italiane e spagnole. Le famiglie italiane si distinguono per una solidità patrimoniale superiore alla media euro, con un rapporto tra ricchezza netta e reddito disponibile di 8 volte. L’indebitamento è tra i più bassi in Europa, con immobili residenziali che rappresentano una quota contenuta rispetto ad altri paesi. Infine, la liquidità e le attività produttive sono superiori alla media europea.
Analisi della Ricchezza delle Famiglie Europee nel 2024
Nel 2024, la ricchezza netta delle famiglie europee ha raggiunto i 70.200 miliardi di euro, segnando un aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente. I dati, forniti da uno studio dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) basato sulle recenti rilevazioni della Banca Centrale Europea, mostrano che le famiglie tedesche detengono il 29% di questa ricchezza, seguite dalle francesi con il 20%, dalle italiane con il 16% e dalle spagnole con il 13%. La restante percentuale (22%) è distribuita tra gli altri paesi dell’area euro.
Le famiglie italiane si dimostrano particolarmente solide dal punto di vista patrimoniale. Infatti, la loro ricchezza netta corrisponde a otto volte il reddito disponibile, superando la media dell’area euro (7,5 volte) e anche i dati di Francia (7,4) e Germania (7,2). In Spagna, la ricchezza delle famiglie è pari a 8,6 volte il reddito disponibile. Inoltre, la percentuale di indebitamento delle famiglie italiane è tra le più basse dell’area euro, con le passività finanziarie che ammontano all’8,4% del totale, rispetto all’11,3% della media dell’area e al 9,7% della Germania.
Analizzando la composizione della ricchezza, si nota che gli immobili residenziali rappresentano la principale componente. In Italia, la quota di abitazioni è del 43,9%, inferiore alla media europea del 51,6%, e rispetto ai principali paesi come Francia (52,2%), Germania (53,2%) e Spagna (60,6%). Questo è probabilmente dovuto al significativo aumento dei prezzi degli immobili in queste ultime nazioni.
I depositi delle famiglie italiane costituiscono l’11,2% del totale delle attività, mentre la media nell’area euro è del 12,4%. In Italia, la liquidità è più elevata rispetto alla media europea, con un tasso dell’1,6% contro l’1,1% di media. Le attività produttive, come le partecipazioni in aziende non quotate e i beni non finanziari, rappresentano il 20,2% del portafoglio complessivo delle famiglie italiane, con quasi sei punti percentuali in più rispetto alla media dell’area.
Analisi della Ricchezza delle Famiglie Europee nel 2024
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024, il valore della ricchezza netta delle famiglie in Europa ha toccato i 70.200 miliardi di euro, registrando un incremento del 4,4% rispetto all’anno precedente. Questo dato emerge da una ricerca condotta dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI), che analizza le più recenti statistiche fornite dalla Banca Centrale Europea. Le famiglie tedesche detengono il 29% di questa ricchezza, seguite dal 20% delle famiglie francesi, dal 16% di quelle italiane e dal 13% di quelle spagnole. Il restante 22% è suddiviso tra gli altri paesi europei.
Le famiglie italiane si posizionano tra le più forti patrimonialmente in Europa. In Italia, infatti, la ricchezza netta media delle famiglie corrisponde a otto volte il reddito disponibile, superando la media dell’area euro, che è di 7,5 volte, e i valori di Francia (7,4) e Germania (7,2). Gli spagnoli hanno una ricchezza netta pari a 8,6 volte il reddito. Inoltre, l’indebitamento delle famiglie italiane rimane tra i più bassi d’Europa: le passività finanziarie in Italia ammontano all’8,4% del totale, rispetto all’11,3% dell’area euro, al 9,7% della Germania e al 12,8% della Francia, mentre in Spagna si attesta al 7,9%.
Analizzando la composizione della ricchezza, gli immobili residenziali emergono come la principale componente del patrimonio. In Italia, sebbene la quota di abitazioni sia predominante, si colloca sotto la media europea (43,9% in Italia contro 51,6% della media dell’area). Inoltre, si registra una differenza significativa nei principali paesi europei, con percentuali che raggiungono il 52,2% in Francia, il 53,2% in Germania e ben il 60,6% in Spagna, influenzate dall’aumento dei prezzi immobiliari in queste nazioni.
I depositi in Italia costituiscono l’11,2% del totale delle attività delle famiglie, un valore inferiore rispetto al 12,4% dell’area euro. La liquidità in Italia è più alta rispetto alla media europea (1,6% rispetto all’1,1%). Inoltre, le attività produttive delle famiglie italiane, che comprendono partecipazioni in imprese non quotate e beni non finanziari ad uso produttivo, rappresentano il 20,2% del portafoglio totale, quasi sei punti percentuali oltre la media dell’area euro.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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