Dazi, Lollobrigida: impatto leggero su diversi settori, prospettive più positive del previsto.
Sibari, durante Vinitaly and the City 2025, ha visto l’inaugurazione da parte del Ministro dell’Agricoltura e Forestazione, Francesco Lollobrigida. In un’intervista, il ministro ha discusso l’impatto dei dazi sulle esportazioni italiane, considerandoli problematici ma non sempre drammatici per alcuni settori. Ha sottolineato come prodotti unici, come l’olio d’oliva e il pecorino, continueranno a essere richiesti negli Stati Uniti. Riguardo al vino, Lollobrigida ha espresso preoccupazione e ha convocato una riunione per sviluppare una strategia complessiva, cercando di mantenere un atteggiamento pragmatico verso le trattative in corso.
Riflessioni di Francesco Lollobrigida sui Dazi e il Settore Vinicolo
Sibari ha fatto da sfondo all’inaugurazione della fiera Vinitaly and the City 2025, un evento significativo per la promozione del vino calabrese e del Parco Archeologico ad esso legato. Durante la manifestazione, il Ministro dell’Agricoltura e della Forestazione, Francesco Lollobrigida, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, focalizzandosi sulle implicazioni dei dazi doganali per il nostro Paese, noto per la sua forte vocazione export orientata verso i mercati esteri.
Lollobrigida ha evidenziato come i dazi rappresentino una sfida per l’industria vinicola e agricola italiana, pur sottolineando che il loro impatto potrebbe non essere così devastante come si teme, soprattutto in determinati settori. Ha menzionato che alcuni prodotti italiani, come l’olio d’oliva e il pecorino, sono unici e non replicabili negli Stati Uniti, causando una continua necessità di importazione da parte americana. Questo significa che, nonostante i dazi, l’importazione di certi beni resterà inalterata.
Per il ministro, il vino è l’argomento principale di preoccupazione. Esiste la possibilità di rinegoziare alcuni aspetti della trattativa, soprattutto riguardo ai prodotti americani come gli alcolici, per i quali si potrebbe raggiungere un compromesso. Inoltre, Lollobrigida ha annunciato una riunione fissata per lunedì 4 a Chigi, dove si discuterà della situazione vinicola, analizzando non solo l’impatto dei dazi ma anche una strategia più ampia per il settore.
Infine, il Ministro ha espresso la propria opinione sulla recente critica del Partito Democratico riguardo all’accordo raggiunto con l’Unione Europea. Ha trovato paradossale che chi ha sostenuto inizialmente Ursula von der Leyen adesso attacchi l’intesa come la peggiore possibile. Lollobrigida ha ribadito la sua posizione, sostenendo l’importanza di un approccio costruttivo nella valutazione delle negoziazioni correnti.
Francesco Lollobrigida alla Fiera del Vino a Sibari: Riflessioni sui Dazi e il Settore Vinicolo
Sibari, il Vinitaly e la città, diventano il centro di attenzione grazie all’inaugurazione della fiera da parte di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Forestazione. L’evento, coincidente con Vinitaly and the City 2025, si tiene nel suggestivo Parco Archeologico di Sibari, in Italia, il 18 luglio 2025. La fiera rappresenta un’importante opportunità per evidenziare le eccellenze vinicole calabresi in un contesto nazionale ed internazionale.
Nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, Lollobrigida affronta anche il tema critico dei dazi per un Paese come l’Italia, che è uno dei maggiori esportatori di vino nel mondo. Il ministro analizza l’impatto che tali misure potrebbero avere su vari settori, sottolineando che, in alcuni casi, le conseguenze potrebbero non essere così gravi come previsto. Egli evidenzia come certi prodotti italiani siano unici e irreplicabili, menzionando l’olio d’oliva e il pecorino, che gli Stati Uniti importano in quantità significativa.
Il vino, in particolare, suscita preoccupazioni maggiori. Lollobrigida sottolinea la necessità di rivedere le trattative sui dazi, suggerendo che ci sia ancora margine per una soluzione ragionevole. Indica che una riunione del sistema produttivo è stata convocata per il 4, con l’obiettivo di discutere strategie non solo per affrontare i dazi, ma anche per creare un piano complessivo più efficace per il settore vinicolo.
Il ministro si mostra cauto riguardo alle prospettive del mercato e critica le posizioni di parte del Partito Democratico, che ora critica accordi che prima sosteneva. Secondo lui, l’atteggiamento attuale è controproducente e poco costruttivo per affrontare una situazione complessa come quella dei dazi sul vino.
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