Zelensky: incontro con Putin solo dopo garanzie, la Cina non può fornirle.

Zelensky: incontro con Putin solo dopo garanzie, la Cina non può fornirle.

Zelensky: incontro con Putin solo dopo garanzie, la Cina non può fornirle.

Attacco Russo: Zelensky Denuncia Targeting di Civili e Infrastrutture

KIEV (UCRAINA) – La notte scorsa, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato un attacco russo che ha culminato in uno dei peggiori record per l’esercito di Mosca. “Hanno preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”, ha scritto Zelensky sui propri canali social. Il leader ucraino ha sottolineato che tra gli obiettivi colpiti ci sono stati diversi missili lanciati contro un’azienda di proprietà americana situata in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività commerciale, sostenuta da investimenti statunitensi, che produceva articoli di uso quotidiano, tra cui macchine da caffè. “Questo è un fatto molto significativo”, ha aggiunto.

Zelensky ha messo in evidenza come i russi abbiano condotto l’attacco senza alcun riguardo, come se non ci fossero stati sforzi globali per fermare la guerra. “Serve una risposta a questo comportamento”, ha affermato, esprimendo la necessità di una maggiore pressione su Mosca attraverso severe sanzioni e dazi elevati. Il presidente ucraino ha richiamato l’attenzione sul fatto che non ci sono segni da parte della Russia di un reale interesse per negoziati significativi e per una fine del conflitto.

Potenziale Dialogo di Pace: Zelensky Indica le Sedi

In un’intervista, Zelensky ha indicato alcuni paesi, tra cui Svizzera, Austria e Turchia, come potenziali sedi per possibili colloqui di pace con il suo omologo russo, Vladimir Putin. “La Cina non gioca alcun ruolo utile per garantire la sicurezza dell’Ucraina”, ha affermato Zelensky, spiegando che fin dall’inizio la Cina non ha contribuito a fermare la guerra e che ha invece supportato la Russia, aprendo il proprio mercato ai droni. Ha affermato: “Non abbiamo bisogno di garanti che non ci hanno aiutato nei momenti critici”.

Zelensky ha precisato che un incontro con Putin sarà possibile solo dopo aver stabilito garanzie di sicurezza adeguate. In questo contesto, il consigliere presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha enfatizzato l’importanza del supporto americano. “L’assistenza degli Stati Uniti è fondamentale per noi. Mentre il sostegno europeo sta crescendo, gli Stati Uniti continuano a fornire le basi della nostra difesa. Apprezziamo la leadership di Trump, che ha forzato Putin a un incontro e ha dimostrato l’unità tra gli alleati”, ha dichiarato Yermak.

L’Ucraina è aperta al dialogo in qualsiasi forma, sia bilaterale che trilaterale, ma l’importante è il risultato: porre fine alla guerra e restaurare una pace duratura e giusta. “È essenziale evitare che si ripetano future aggressioni”, ha aggiunto Yermak, evidenziando la volontà del governo ucraino di trovare una soluzione pacifica al conflitto.

Le Dichiarazioni di Lavrov: Inaccettabilità della Presenza Straniera

Da parte russa, il ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, ha risposto alle dichiarazioni ucraine in una conferenza stampa tenutasi a Mosca dopo un incontro con il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar. Lavrov ha affermato che il governo ucraino e i suoi rappresentanti stanno mostrando un disinteresse chiaro per il raggiungimento di una soluzione stabile e duratura al conflitto. Per Lavrov, la presenza di truppe straniere in Ucraina rimane del tutto inaccettabile per la Russia.

Queste affermazioni seguono una serie di eventi che hanno segnato l’intensificarsi del conflitto. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione, e le tensioni tra Ucraina e Russia rimangono elevate. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se ci saranno sviluppi significativi nel processo di pace o se il conflitto continuerà a protrarsi.

Fonti ufficiali come il Ministero degli Esteri ucraino e le dichiarazioni pubbliche di Zelensky e Yermak offrono insight cruciali sulla direzione attuale della guerra e sulle possibili future interazioni diplomatiche. La situazione necessita un forte impegno della comunità internazionale per garantire la stabilità della regione e la sicurezza dei civili coinvolti nel conflitto.

(ITALPRESS)

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