George Clooney protagonista crepuscolare in ‘Jay Kelly’ di Baumbach a Venezia.
La Commedia “Jay Kelly” di Noah Baumbach a Venezia 82
ROMA (ITALPRESS) – Il tramonto di una stella di Hollywood, o meglio, la resa dei conti dell’uomo dietro il divo. È questo il tema centrale di “Jay Kelly”, la commedia di Noah Baumbach presentata alla Mostra del Cinema di Venezia 82 e interpretata dal celebre George Clooney. La pellicola offre uno sguardo profondo sul mondo scintillante delle celebrità, mostrando il lato oscuro e complesso della vita di una star.
Jay Kelly: Un Divo Tra Successo e Riflessione Personale
In questa avventura cinematografica, George Clooney veste i panni di Jay Kelly, un attore iconico e amato dal pubblico. Jay incarna tutte le caratteristiche tipiche di Clooney: bellezza, talento e simpatia. Ma dietro il glamour si cela un uomo che deve fare i conti con il passare del tempo e con le mancanze della propria vita privata. Due matrimoni finiti, una vecchia relazione con un padre malato e il desiderio di riconciliarsi con le sue figlie lo costringono a intraprendere un viaggio alla ricerca di se stesso.
La narrazione inizia quando Jay, affiancato dal fedele agente Ron, interpretato da Adam Sandler, deve affrontare una serie di complicazioni dopo un incontro scontroso con un ex amico, Bill Crudup. Questo incontro riaccende in lui i fantasmi di un passato ricco di successi ma anche di pesanti disattenzioni. Tra i vari eventi che si susseguono, Jay decide di accettare un premio alla carriera in Toscana, utilizzando l’occasione per riconnettersi con la sua seconda figlia, che sta per partire per il college.
Il film di Baumbach si evolve in un frenetico viaggio che coinvolge anche il padre di Jay e i suoi assistenti, creando un mix di momenti comici e riflessioni profonde. Questi elementi si intrecciano nella memoria di Jay, che rievoca situazioni significative del suo passato. La sceneggiatura mostra la dualità tra vita pubblica e privata, evidenziando la complessità dell’esistenza di un divo.
Tematiche Sottese e Rappresentazione Italiana
“Jay Kelly” esplora le dinamiche delle relazioni, mettendo in evidenza le difficoltà che affrontano le star nella vita quotidiana. George Clooney brilla nelle lunghe scene del viaggio in treno, dove si cimenta in atti di eroismo estranei al set. Le relazioni personali, purtroppo, non sembrano trovare una risoluzione facile, lasciando Jay a riflettere sulle strade scelte nella vita.
Nonostante il film affronti tematiche importanti, la rappresentazione dell’Italia e degli italiani può sembrare eccessivamente caricaturale. Anche la presenza di attori come Alba Rohrwacher, seppur simpatica, non riesce a salvare completamente questa nota stonata. La critica rimarca la scelta di presentare “Jay Kelly” in competizione a Venezia 82, suggerendo che un posizionamento “fuori concorso” avrebbe potuto meglio risaltare le sue qualità artistiche.
Noah Baumbach dimostra la sua abilità nel gestire il cast e i caratteri, ma il film risente a tratti della produzione netlixiana, sacrificando il tocco leggero delle sue opere indipendenti. Resta, tuttavia, un’ode al luccichio e all’ombra della fama, un ritratto che invita a riflettere sui tanti volti di una star e sull’influenza che il successo ha sulla vita di tutti i giorni.
In un mondo in cui il cinema continua a raccontare storie di fame e successo, “Jay Kelly” si distingue per la sua autenticità e per la capacità di mettere in luce le fragilità umane nascoste dietro il sorriso delle celebrità. Come si evolve la vita di un divo che deve affrontare i propri demoni? Solo il film potrà mostrarlo, lasciando il pubblico a interrogarsi sulla vera natura della fama e dell’amore.
Resta ora da vedere come “Jay Kelly” si posizionerà nel panorama del cinema contemporaneo e quale impatto avrà sul pubblico attento di Venezia e oltre.
Fonti ufficiali: ITALPRESS
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