No Other Choice di Park Chan-wook: un mix di cupezza e umorismo unico
Il secondo giorno al TIFF 2025 si è rivelato ricco di sorprese, ma ciò che ha catturato davvero la mia attenzione è stata la lunga fila per il Criterion Closet. Situato in un furgone per raggiungere Toronto, è strano vedere l’esterno di questo spazio dopo aver osservato celebrità del calibro di Michael Cera e Hideo Kojima esplorare l’interno stretto à la ricerca di Blu-Ray.
La fila era così lunga che non ho nemmeno provato ad entrare, il che è probabilmente stato un bene, dato che mi sarei sentito sopraffatto. In aggiunta, stare in coda avrebbe limitato il mio tempo per i film, che è una risorsa preziosa considerando l’ampia varietà di opere da scoprire.
Il tema del secondo giorno al TIFF
Se dovessi identificare un tema per i film visti nel secondo giorno, sarebbe la rappresentazione di persone emarginate spinte agli estremi. Questo concetto ha caratterizzato sia “The Man in My Basement” di Nadia Latif, sia “No Other Choice,” l’ultima opera del regista Park Chan-wook, noto per “Oldboy” e “Decision to Leave”. Sebbene entrambi i film esplorino lo stesso concetto, lo fanno in modi molto diversi, portando a risultati altrettanto distinti.
