Confimprese-Jakala: ad agosto consumi crescono dell’1%, segnale di ripresa economica

Confimprese-Jakala: ad agosto consumi crescono dell’1%, segnale di ripresa economica

Confimprese-Jakala: ad agosto consumi crescono dell’1%, segnale di ripresa economica

Nel mese di agosto 2025 i consumi in Italia registrano una crescita modesta dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2024, evidenziando una situazione economica ancora fragile e caratterizzata da prudenza nelle spese dei consumatori. Il quadro generale, rilevato dall’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala, mostra un calo del fatturato pari allo 0,4% da gennaio a agosto, con settori come abbigliamento e ristorazione che segnano lievi incrementi. I centri commerciali si distinguono per un andamento positivo, grazie all’offerta di svago oltre agli acquisti. Il clima di fiducia delle famiglie resta debole, influenzando negativamente la propensione alla spesa nonostante l’inflazione controllata e un mercato del lavoro in crescita.

Consumi in Italia: Agosto 2025 Segna Solo una Leggera Ripresa Inattesa nel Contesto di Incertezza Economica

L’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala segnala un agosto 2025 caratterizzato da una crescita marginale dei consumi, pari a solo l’1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La crisi economica continua a influenzare il comportamento dei consumatori, che, nonostante i saldi estivi avviati a luglio, mostrano prudenza e prediligono acquisti calibrati. Il confronto tra gennaio e agosto evidenzia una leggera flessione dello 0,4%, dato lievemente migliore rispetto al calo del 1,9% rilevato nel primo semestre, ma che conferma comunque un trend negativo per i consumi nel complesso periodo.

Mario Resca, presidente di Confimprese, sottolinea come la situazione geopolitica contribuisca alla persistente instabilità dei consumi, che rimangono condizionati dal clima di incertezza nonostante segnali positivi come la stabilità dell’inflazione e l’aumento del tasso di occupazione. Il livello di fiducia delle famiglie resta debole, influenzando in particolare le spese legate al carrello della spesa quotidiano. Nel dettaglio settoriale, ad agosto abbigliamento e accessori registrano un +1,5%, mentre la ristorazione un +1,4%. Altri segmenti come casa, elettronica e cura della persona si mantengono invece stabili, senza riuscire a recuperare completamente dopo la ripresa post-pandemica.

I canali di vendita mostrano andamenti differenziati: i centri commerciali si confermano preferiti dalle famiglie con un incremento del 2,5%, grazie anche all’offerta di momenti di svago oltre agli acquisti. Le vie commerciali tradizionali registrano una crescita minima dello 0,5%, mentre i negozi di prossimità segnano un +1,6%. Raffaele Cerchiaro di Jakala evidenzia come la debolezza del mercato renda necessario adottare strategie distributive nuove e flessibili, tra cui aperture mirate, chiusure o rilocazioni, oltre a interventi per migliorare l’esperienza di acquisto e allineare l’offerta alle esigenze del consumatore, considerando anche la diminuzione del traffico nei punti vendita fisici.

Secondo Mario Maiocchi, direttore del centro studi Confimprese, il trend attuale riflette un atteggiamento di cautela da parte dei consumatori, orientato al risparmio soprattutto sui beni voluttuari e alla prudenza negli acquisti di prima necessità. Nonostante l’inflazione sotto controllo, questa prudenza continua a frenare i consumi e limita le prospettive di crescita economica per il Paese.

Consumi in Italia: segnali di debolezza e cautela nei comportamenti d’acquisto

Il monitoraggio effettuato dall’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala evidenzia per il mese di agosto un incremento contenuto dei consumi pari a solo l’1% rispetto allo stesso periodo del 2024, riflettendo una situazione di mercato ancora fragile e poco dinamica. Nonostante si tratti di un mese tradizionalmente associato a un maggior giro d’affari, l’atteggiamento dei consumatori rimane prudente con spese calibrate e orientate all’essenziale, anche a seguito dell’avvio anticipato dei saldi a luglio. Analizzando l’andamento dei primi otto mesi dell’anno, si registra un calo lieve ma significativo del -0,4% rispetto allo stesso intervallo temporale dell’anno precedente, un dato che segnala una sostanziale difficoltà nel recupero della domanda interna.

Le condizioni geopolitiche e le tensioni internazionali contribuiscono a mantenere un clima di incertezza che incide negativamente sulle decisioni di spesa delle famiglie. Mario Resca, presidente di Confimprese, sottolinea come questa instabilità si rifletta anche nei consumi di base, nonostante il Paese vantI segnali positivi quali l’inflazione sotto controllo e un aumento del tasso di occupazione. Il freno risiede soprattutto nella ridotta fiducia delle famiglie, che si traduce in una propensione limitata agli acquisti, specie quelli che riguardano i beni alimentari e di prima necessità.

Entrando nel dettaglio settoriale, l’analisi mette in luce una modesta crescita nel comparto abbigliamento e accessori (+1,5%) e nel settore della ristorazione (+1,4%), mentre altri segmenti come casa, elettronica, telefonia, libri e cura della persona restano stabili senza registrare miglioramenti significativi. Interessante è il risultato positivo registrato dai centri commerciali (+2,5%), indicativo del gradimento da parte delle famiglie verso spazi multifunzionali che combinano acquisti, svago e intrattenimento. Le vie dello shopping tradizionali mostrano un aumento marginale dello 0,5%, mentre la vendita di prossimità segna un +1,6%.

Secondo l’analisi di Raffaele Cerchiaro di Jakala, l’andamento fragile e incerto della congiuntura economica non lascia presagire cambiamenti rapidi nel breve e medio periodo. Si evidenzia una contrazione nel numero degli scontrini, soprattutto nel settore dell’abbigliamento, senza un adeguato incremento dello scontrino medio. Di fronte a questa realtà, diventa imprescindibile una riflessione sulle strategie di distribuzione e gestione dei punti vendita, anche attraverso chiusure mirate, aperture selettive e iniziative finalizzate a incrementare il traffico e migliorare l’esperienza in negozio, così da rispondere in modo più efficace alle aspettative dei consumatori. Mario Maiocchi, direttore del centro studi Confimprese, conferma che sebbene l’inflazione resti sotto controllo, la cautela e la propensione al risparmio permeano i comportamenti d’acquisto, limitando le prospettive di crescita economica legata ai consumi.

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