Spotify affronta finalmente il problema delle canzoni clone generate dall’IA.

Spotify affronta finalmente il problema delle canzoni clone generate dall’IA.

Spotify affronta finalmente il problema delle canzoni clone generate dall’IA.

Nuove Regole di Spotify contro i Contenuti Generati da AI

Ascoltando l’evoluzione della musica, è innegabile che i generatori musicali basati su intelligenza artificiale come Suno e Udio stiano trasformando il panorama musicale. Spotify, una delle piattaforme di streaming più popolari, si trova ora a fronteggiare un’affluenza di contenuti generati da AI, suscitando interrogativi su cosa significhi realmente la musica “autentica”. Il giovedì scorso, Spotify ha annunciato nuove politiche per affrontare questioni chiave legate ai contenuti AI: confusione, impersonificazione e trasparenza nell’uso dell’AI nella creazione musicale.

Proteggere gli Artisti e gli Ascoltatori

L’obiettivo dei nuovi protocolli è “proteggere gli artisti autentici da spam, impersonificazione e inganno”, ha dichiarato Charlie Hellman, responsabile globale del prodotto musicale di Spotify, durante una conferenza stampa. Inoltre, è importante sottolineare che Spotify desidera consentire agli artisti di utilizzare l’intelligenza artificiale se lo desiderano.

Per garantire un approccio chiaro, Spotify sta collaborando con DDEX, l’organizzazione internazionale che definisce gli standard musicali, per sviluppare un nuovo standard di metadati. Questo standard servirà a segnalare il coinvolgimento dell’AI in qualsiasi fase della creazione di una canzone. Si tratta non solo di creare suoni come voci e strumenti, ma anche di utilizzare l’intelligenza artificiale come supporto durante le fasi di mixaggio e mastering, come spiegato da Sam Duboff, capo marketing e politica dell’azienda.


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