BCE: l’euro digitale accelera l’inclusione finanziaria per tutti in modo sicuro e accessibile
La Banca centrale europea (BCE) ha avviato una piattaforma per l’innovazione sull’euro digitale coinvolgendo circa 70 operatori di mercato, tra cui fintech, banche e accademici, per esplorarne le potenzialità. La prima fase ha distinto due gruppi: i visionari, focalizzati sulle idee innovative a lungo termine, e i pionieri, impegnati nella sperimentazione tecnica. Tra le applicazioni emergenti vi sono i pagamenti condizionati e le ricevute elettroniche integrate, che promettono di migliorare l’esperienza degli utenti. Inoltre, l’euro digitale potrebbe favorire inclusione finanziaria con strumenti dedicati a bambini e studenti. La BCE ha annunciato una seconda fase di sperimentazione nel 2026 per potenziare ulteriormente queste opportunità.
L’euro digitale: un’opportunità di innovazione e inclusione finanziaria nel sistema dei pagamenti europeo
ROMA (ITALPRESS) – L’introduzione di un euro digitale potrebbe rappresentare un motore cruciale per stimolare l’innovazione nel sistema dei pagamenti europeo, favorendo al contempo l’inclusione finanziaria. Questo è quanto emerge dal rapporto pubblicato oggi che sintetizza i risultati della prima fase di attività della piattaforma per l’innovazione dedicata all’euro digitale, un’iniziativa lanciata dalla Banca centrale europea (BCE) a ottobre 2024 per facilitare la collaborazione e la sperimentazione con le principali parti interessate del progetto.
La piattaforma per l’innovazione ha visto la partecipazione di circa 70 operatori di mercato, tra cui commercianti, fintech, start-up, esponenti accademici, banche e altri fornitori di servizi di pagamento, impegnati nello studio delle potenziali applicazioni dell’euro digitale. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di lavoro distinti: i “visionari”, focalizzati sulla raccolta di idee innovative e sull’analisi del potenziale a lungo termine dell’euro digitale, e i “pionieri”, dedicati a sperimentazioni di natura tecnica. Entrambi i gruppi hanno evidenziato l’importanza di standard armonizzati, un’infrastruttura condivisa e una collaborazione costante con il mercato per garantire scalabilità, affidabilità e facilità di utilizzo del nuovo strumento in tutta l’area dell’euro.
Tra le innovazioni più rilevanti spiccano i pagamenti condizionati, che si attivano automaticamente al verificarsi di determinate condizioni, rappresentando un esempio tangibile di come l’euro digitale possa migliorare la quotidianità dei cittadini europei. Secondo il progetto legislativo vigente, l’euro digitale consentirà funzionalità di base come la riserva dei fondi, ovvero la possibilità di mettere temporaneamente da parte denaro durante l’esecuzione di un pagamento. Inoltre, con l’adozione di standard armonizzati, i fornitori di servizi potranno sviluppare ulteriori funzionalità come i pagamenti condizionati. Le ricevute elettroniche integrate offriranno ai consumatori un accesso semplificato ai dati di acquisto, facilitando operazioni come resi, richieste di garanzia e rendicontazione delle spese. L’euro digitale potrà anche favorire l’inclusione finanziaria attraverso strumenti dedicati, come portafogli elettronici per bambini e agevolazioni studentesche, facilitando così un’educazione economica responsabile fin dalla giovane età.
La positiva risposta degli operatori di mercato ha convinto la BCE ad avviare una seconda fase di sperimentazione, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente il potenziale innovativo dell’euro digitale. I dettagli di questa nuova fase saranno comunicati nella prima metà del 2026. Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo BCE, ha sottolineato come la collaborazione tra gli attori coinvolti e un’infrastruttura condivisa possano migliorare l’esperienza di pagamento dei cittadini europei e offrire allo stesso tempo importanti opportunità per lo sviluppo di nuovi servizi e modelli imprenditoriali nel settore dei pagamenti digitali.
Euro Digitale: Innovazione e Inclusione nel Sistema dei Pagamenti Europeo
ROMA (ITALPRESS) – L’introduzione di un euro digitale rappresenta un’opportunità significativa per stimolare l’innovazione nel sistema dei pagamenti europeo e favorire una maggiore inclusione finanziaria. A sostenerlo è un resoconto che riporta i risultati della prima fase di attività della piattaforma per l’innovazione creata dalla Banca centrale europea (BCE), lanciata ad ottobre 2024. Questa piattaforma ha come obiettivo la collaborazione e la sperimentazione con i diversi attori coinvolti nel progetto dell’euro digitale, per esplorare le potenzialità di questa nuova moneta digitale.
Nel corso dei lavori, sono stati coinvolti circa 70 operatori di mercato, tra cui rappresentanti di imprese commerciali, fintech, start-up, mondo accademico, banche e fornitori di servizi di pagamento. Gli stessi hanno partecipato a due gruppi di lavoro distinti: i ‘visionari’, focalizzati sulla raccolta di idee innovative e sulla valutazione del potenziale futuro dell’euro digitale, e i ‘pionieri’, impegnati nelle attività di sperimentazione tecnico-operativa. Entrambi i gruppi hanno evidenziato come la standardizzazione, l’adozione di un’infrastruttura condivisa e il dialogo continuo con gli operatori di mercato siano elementi fondamentali per garantire scalabilità, affidabilità e usabilità del nuovo strumento in tutta l’area euro.
Tra le applicazioni più promettenti emergono i pagamenti condizionati, grazie ai quali le transazioni vengono eseguite automaticamente al verificarsi di determinate condizioni, migliorando così l’esperienza quotidiana degli utenti. In base al quadro legislativo attuale, l’euro digitale includerà funzionalità tecniche essenziali come la riserva dei fondi durante la fase di pagamento. Ciò potrà facilitare la creazione di ricevute elettroniche integrate (e-receipt) e sviluppare strumenti di gestione con un impatto positivo su resi, garanzie e bilanci personali. Inoltre, si auspica che l’euro digitale possa ampliare l’accesso ai servizi finanziari, offrendo per esempio portafogli elettronici per bambini e studenti, incentivandone un uso responsabile e facilitando l’accesso a benefici dedicati.
Di fronte all’ampio interesse manifestato dagli operatori di mercato a proseguire questa sperimentazione, la BCE ha confermato l’avvio di una seconda fase, volta a massimizzare il potenziale innovativo dell’euro digitale. Ulteriori dettagli sul prosieguo del progetto verranno comunicati nella prima metà del 2026. Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della BCE, intervenuto alla presentazione del resoconto presso l’Università Bocconi di Milano, ha sottolineato come la risposta entusiasta degli stakeholder dimostri le straordinarie opportunità offerte dall’euro digitale per evolvere il settore dei pagamenti europeo favorendo, allo stesso tempo, l’innovazione nei servizi e nei modelli di business.
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