Intesa Sanpaolo triplica benefici sociali grazie a nuovi fondi per il Terzo Settore

Intesa Sanpaolo triplica benefici sociali grazie a nuovi fondi per il Terzo Settore

Intesa Sanpaolo triplica benefici sociali grazie a nuovi fondi per il Terzo Settore

Il Rapporto annuale sulla valutazione d’impatto sociale di Intesa Sanpaolo, realizzato con Prometeia, rivela che ogni euro investito in progetti ad alto valore genera un beneficio sociale superiore a tre volte l’importo erogato. Nel 2024, sono state finanziate 664 iniziative del Terzo Settore per 155 milioni di euro, con un impatto totale di 511 milioni e oltre 3 milioni di beneficiari. I progetti hanno favorito l’occupazione di 5.000 lavoratori e migliorato l’accesso a servizi sanitari, educativi e assistenziali, con un forte impatto soprattutto nelle regioni del Sud e del Nord-Ovest. L’analisi evidenzia l’importanza di sostenere il Terzo Settore come volano di inclusione sociale e sviluppo economico.

Intesa Sanpaolo: il valore sociale dei finanziamenti al Terzo Settore nel 2024

Il Rapporto annuale presentato da Intesa Sanpaolo a Milano, realizzato in collaborazione con Prometeia, rivela che ogni euro investito in progetti ad alto impatto sociale genera un beneficio per la collettività superiore a tre volte l’importo erogato, con un ritorno sociale dell’investimento (SROI) pari a 3,3. La Direzione Impact, parte della Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, sostiene oltre 100.000 realtà del Terzo Settore con circa 300 milioni di euro di credito agevolato l’anno, concentrandosi su interventi dedicati alle fasce più fragili della società. Nel 2024, 664 iniziative sono state finanziate per un totale di 155 milioni di euro, producendo un impatto complessivo di 511 milioni.

Le attività supportate hanno favorito l’occupazione di circa 5.000 lavoratori, di cui 3.000 hanno mantenuto il proprio posto grazie ai progetti e altri 2.000 sono nuovi inserimenti. Gli interventi hanno raggiunto più di 3 milioni di beneficiari, con 520.000 nuovi utenti ottenuti attraverso specifiche progettualità. Tra i risultati di rilievo figurano 56.000 pazienti che hanno avuto accesso a cure sanitarie difficilmente reperibili, 14.000 persone introdotte nel mercato del lavoro, 365.000 pasti distribuiti, 6.000 bambini accolti nelle strutture educative, 40.000 persone qualificate professionalmente e 30.000 studenti supportati nei loro percorsi formativi.

Dal punto di vista degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, più del 40% degli interventi ha riguardato salute e benessere, seguiti da istruzione (16%), inserimento lavorativo e crescita economica (8%) e riduzione delle disuguaglianze (7%). A livello geografico, l’impatto maggiore si è registrato nel Sud Italia e nelle Isole (178 milioni di euro), seguito dal Nord-Ovest (155 milioni), dal Centro (103 milioni) e dal Nord-Est (66 milioni). Le priorità differiscono per area territoriale, con sanità e salute al Nord-Ovest e Sud, e istruzione al Nord-Est e Centro.

L’analisi condotta da Intesa Sanpaolo evidenzia come lo scenario italiano presenti segnali di resilienza economica, ma permangano significative disuguaglianze sociali. Nel 2024, il 23,1% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale, con tassi più elevati tra famiglie numerose, monogenitori e persone sole. Nel quadro attuale, il Terzo Settore si conferma fondamentale, operando in prima linea su assistenza, inclusione, occupabilità e lotta alla povertà. La banca punta a rafforzare il ruolo strategico del sistema finanziario come partner di enti sociali, per promuovere occupazione giovanile, inclusione finanziaria e coesione sociale.

Impatto Sociale e Sviluppo Sostenibile dei Progetti del Terzo Settore Supportati da Intesa Sanpaolo

Il Rapporto annuale sulla valutazione d’impatto sociale, presentato a Milano da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Prometeia, evidenzia come ogni euro investito in progetti ad alto valore sociale produca benefici per la collettività per un ammontare superiore al triplo della somma erogata. Nel 2024, la Direzione Impact di Intesa Sanpaolo, parte della Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese, ha sostenuto oltre 100.000 realtà del Terzo Settore con circa 300 milioni di euro di credito agevolato, favorendo interventi rivolti alle fasce sociali più fragili. La valutazione ha considerato 664 iniziative per un valore complessivo di 155 milioni di euro, riconfermando un ritorno sociale dell’investimento pari a 3,3: ogni euro donato ha generato oltre 3 euro di benefici sociali, totalizzando un impatto di 511 milioni di euro.

Le azioni finanziate hanno avuto risvolti concreti sul tessuto sociale, garantendo stabilità lavorativa a circa 5.000 operatori, con 3.000 confermati e 2.000 nuovi posti di lavoro creati. Benefici diretti hanno raggiunto oltre 3 milioni di persone, includendo 520 mila nuovi utenti supportati grazie ai progetti. Tra i risultati principali si evidenziano 56 mila pazienti che hanno potuto accedere a cure sanitarie altrimenti inaccessibili, 14 mila persone inserite nel mondo del lavoro, 365 mila pasti distribuiti, 6 mila bambini accolti in asili e scuole materne, oltre a 40 mila persone qualificate professionalmente e 30 mila studenti sostenuti nel percorso formativo. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile coinvolti vedono una prevalenza negli ambiti salute e benessere, istruzione e inclusione lavorativa.

L’analisi territoriale mostra un impatto significativo nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole con 178 milioni di euro, seguite dal Nord-Ovest (155 milioni), dal Centro (103 milioni) e dal Nord-Est (66 milioni). Le priorità di intervento cambiano a seconda delle aree: la sanità prevale in alcune regioni, mentre l’istruzione è al centro degli investimenti in altre zone. Andrea Lecce, Responsabile della Direzione Impact, sottolinea come il sostegno e il credito erogato rappresentino un motore fondamentale per il rafforzamento delle comunità locali attraverso la creazione di valore sociale e lavoro, rivolgendosi soprattutto alle fasce più vulnerabili.

Dalla ricerca “Economia per il Sociale, motore per l’inclusione” emerge un contesto nazionale caratterizzato da una forte necessità di politiche inclusive, dato che quasi un quarto della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale. In questo ambito, il ruolo del Terzo Settore si conferma strategico, intervenendo con azioni mirate all’assistenza, all’educazione, all’inclusione e alla promozione occupazionale. Intesa Sanpaolo riconosce nel sistema bancario un possibile alleato fondamentale per gli enti sociali, non solo come erogatore di finanziamenti ma come partner attivo negli sforzi volti a migliorare occupazione giovanile, inclusione finanziaria e sostegno alla fragilità sociale, favorendo così uno sviluppo sociale ed economico più equo ed efficace.

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