La vela: un mezzo di inclusione, Chiodetti afferma: ‘In acqua, nessuna barriera esiste’.
La Vela come Strumento di Inclusione e Crescita Personale
ROMA (ITALPRESS) – Manuela Chiodetti, psicologa dello sviluppo con specializzazione in psicodiagnostica e membro del Para Sailing Team della Federazione Italiana Vela, sostiene con passione l’importanza della vela come driver di libertà e inclusività. Da oltre tre anni, Manuela collabora con i tecnici della Federazione Italiana Vela per supportare i progetti di Para Sailing. In un’intervista sul sito della Federvela, evidenzia i significativi benefici che l’esperienza in barca a vela può offrire a ragazzi con disabilità, raccontando storie che trasmettono fiducia, emozioni e un profondo senso di identità.
Un Ambiente Inclusivo per Tutti
Fabio Colella, consigliere federale con delega al Para Sailing, ribadisce l’importanza di un ambiente inclusivo: “Nel Para Sailing non ci sono ruoli secondari. Ogni persona, dagli atleti allo staff, gioca un ruolo fondamentale nel creare un contesto che può davvero cambiare la vita.” La vela, con le sue peculiarità, si distingue come sport inclusivo. Ciò accade perché in acqua non esistono barriere architettoniche, e le sfide sono sempre nuove, stimolando i ragazzi a superare i propri limiti.
La dottoressa Chiodetti spiega: “Ogni sport, in modo generale, è un potente strumento terapeutico per il benessere psicofisico. La vela, però, si svolge in un contesto naturale e spesso imperdibile come il mare o il lago. Questo elemento rappresenta un valore aggiunto per la salute mentale e il benessere generale dei partecipanti.” Gli aspetti psicologici positivi associati alla vela includono un aumento della fiducia in sé, un miglioramento dell’autostima e lo sviluppo della resilienza personale, elementi fondamentali per la crescita di chi affronta sfide quotidiane.
“La vela è anche una ginnastica per la mente”, continua la psicologa. I partecipanti, continuamente esposti a condizioni mutevoli come vento e onde, devono sviluppare un’abilità di adattamento e autocontrollo. Questi benefici si manifestano non solo a livello emozionale, ma anche sociale, poiché i ragazzi non vedono più la loro disabilità come un ostacolo, ma piuttosto come una parte della loro individualità.
Storie di Cambiamento e Riscatto
Chi si avvicina al mondo dello sport spesso cerca ispirazione in storie autentiche. La dottoressa Chiodetti condivide un episodio toccante che ha simbolizzato un notevole cambiamento. Durante la tappa del progetto ‘Navigare insieme. L’Italia senza barriere’, ha incontrato Mirco, un ragazzo non verbale affetto da autismo di grado severo. Inizialmente, Mirco mostrava reticenza a salire in barca, appariva chiuso in sé stesso. Tuttavia, con il passare dei momenti, ha trovato il coraggio di salire a bordo di una delle Hansa 303 colorate.
Al termine di quella prima esperienza, Chiodetti ha notato un cambiamento incredibile nel ragazzo: “Aveva una luce diversa sul volto e un appena accennato sorriso. Sembrava un altro.” Il giorno seguente, superando ogni aspettativa, Mirco è tornato per ripetere l’esperienza. Questa volta, era entusiasta e ha preso il timone, fraudando la gioia espressa attraverso gesti, come un lungo abbraccio.
Un altro esempio significativo riguarda una ragazza con ADHD. “Durante una regata, ha dimostrato un’attenzione e una concentrazione sorprendenti, riuscendo a guidare la sua imbarcazione e a tagliare per prima la linea d’arrivo,” racconta Manuela. Esperienze di questo tipo rappresentano la dimostrazione concreta di come la vela possa trasformare vite, offrendo autostima e nuove possibilità.
La pratica della vela non solo stimola la crescita personale, ma crea anche un legame unico tra i partecipanti. Le emozioni forti e le lezioni apprese durante le uscite in barca a vela sono esperienze che restano incise nel cuore di ciascuno. “I ragazzi con disabilità ci insegnano molto più di quanto pensiamo di poter dare,” afferma Chiodetti, ponendo in evidenza l’importanza delle interazioni umane in questo ambito. La vela, quindi, si conferma non solo come sport, ma come vero e proprio strumento di inclusione e trasformazione personale.
In conclusione, il Para Sailing dimostra che il mare può essere un luogo di opportunità, non solo per gli atleti, ma per tutti coloro che desiderano scoprire il potere trasformativo dello sport. Il supporto e l’impegno della Federazione Italiana Vela rappresentano un elemento cruciale in questo percorso di inclusione e celebrazione della diversità.
Fonti ufficiali:
- Federazione Italiana Vela
- Articoli e pubblicazioni della dottoressa Manuela Chiodetti sull’importanza del Para Sailing.
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