Le leggi sulla privacy non riescono a tenere il passo con la sorveglianza di lusso.
Il Futuro della Sorveglianza con Meta
Con la nuova gamma di occhiali smart di Meta, Mark Zuckerberg propone una visione del futuro che gli autori di fantascienza avvertono da decenni: un mondo in cui la privacy è praticamente inesistente e chiunque registra chiunque altro in ogni momento.
Presentati all’evento Meta Connect, questi occhiali segnano il secondo grande tentativo dell’industria tecnologica di normalizzare dispositivi di sorveglianza indossabili, più di un decennio dopo il fallito ingresso di Google nel settore con Google Glass. All’epoca, chi indossava quest’innovativa ma poco esteticamente piacevole tecnologia veniva deriso, simile ai personaggi del romanzo di Neal Stephenson del 1992, Snow Crash, dove gli “gargoyles” si guadagnano da vivere spiando e denunciando i cittadini a una compagnia ispirata a Google.
Questa volta, però, Meta sembra avere un approccio migliore rispetto a Google nel 2012: le nuove proposte sono più estetiche e meno invadenti, grazie a importanti partnership con brand. Le microcamere sono posizionate sul ponte del naso o sul bordo esterno delle montature e un piccolo LED lampeggiante è l’unico segnale che il dispositivo è in fase di registrazione.
