A ottobre prestiti a imprese e famiglie aumentano dell’1,5% su base annua

A ottobre prestiti a imprese e famiglie aumentano dell’1,5% su base annua

A ottobre prestiti a imprese e famiglie aumentano dell’1,5% su base annua

Ad ottobre, i prestiti a imprese e famiglie in Italia sono cresciuti dell’1,5% rispetto all’anno precedente, con un aumento continuativo da dieci mesi per le famiglie e quattro per le imprese. Il tasso medio sui nuovi mutui per abitazioni si attesta al 3,30%, mentre quello sui finanziamenti alle imprese è al 3,56%. I tassi d’interesse sono aumentati significativamente rispetto a giugno 2022, riflettendo un incremento di oltre 180 punti base per i prestiti e di 219 per le obbligazioni bancarie a tasso fisso. Anche i tassi sui depositi mostrano una crescita, superando quelli dell’area euro.

Crescita dei Prestiti e Andamento dei Tassi di Interesse in Italia a Ottobre

Nel mese di ottobre, secondo i dati forniti dall’Abi, l’ammontare complessivo dei prestiti concessi a imprese e famiglie ha registrato un aumento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le famiglie hanno visto una crescita del 2,2% a settembre, mentre le aziende hanno ottenuto un incremento dell’1,2% negli stessi mesi. Si tratta del decimo mese consecutivo in cui i prestiti alle famiglie sono aumentati e del quarto mese in cui è stata rilevata una crescita nei finanziamenti destinati alle imprese, segnalando una tendenza positiva nel credito erogato.

Per quanto riguarda i tassi di interesse, il tasso medio applicato alle nuove operazioni di finanziamento per l’acquisto di abitazioni si è attestato al 3,30% a ottobre, in lieve aumento rispetto al 3,28% del mese precedente, ma in netto calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023. Il costo del denaro per le nuove operazioni a favore delle imprese si è invece attestato al 3,56%, in rialzo rispetto al 3,38% di settembre ma ancora inferiore rispetto al 5,45% di fine anno scorso. Considerando l’intero ammontare dei prestiti, dunque anche quelli sottoscritti negli anni passati, il tasso medio si è mantenuto al 3,95%.

Il rendimento dei nuovi depositi a durata prestabilita — come certificati di deposito e depositi vincolati — ha raggiunto il 2,10% a ottobre 2025. Questo valore risulta superiore alla media dell’area euro, che si è fermata all’1,86% nello stesso periodo. Nel confronto con giugno 2022, mese precedente all’avvio dei rialzi dei tassi da parte della Bce, si osserva un aumento significativo di 181 punti base da 0,29%. Parallelamente, il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ha segnato un 3,50%, con un incremento di 219 punti base rispetto a giugno 2022, quando era al 1,31%.

Per quanto concerne i depositi nel loro complesso, calcolando certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti, il tasso medio a ottobre si è attestato allo 0,64%, in leggera crescita rispetto allo 0,63% di settembre e ben sopra lo 0,32% rilevato a giugno 2022. Infine, i tassi sui conti correnti, che offrono principalmente servizi di utilizzo quotidiano più che una funzione di investimento, sono rimasti stabili allo 0,28% nell’ultimo mese dell’anno indicato, segnalando un aumento rispetto allo 0,02% di metà 2022.

Andamento dei tassi e dei prestiti a imprese e famiglie in Italia a ottobre 2025

Nel mese di ottobre 2025, i dati raccolti dall’Abi evidenziano una crescita dell’1,5% nell’ammontare complessivo dei prestiti concessi a imprese e famiglie rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend positivo segue l’andamento rilevato a settembre, quando i finanziamenti alle famiglie erano aumentati del 2,2% e quelli alle imprese dell’1,2%. Per quanto riguarda le famiglie, si tratta del decimo mese consecutivo di incremento, mentre per le imprese è il quarto mese in cui si registra una crescita costante dei prestiti.

Dal punto di vista dei tassi d’interesse, il tasso medio applicato alle nuove operazioni di finanziamento per l’acquisto di abitazioni si è attestato al 3,30%, leggermente superiore rispetto al 3,28% del mese precedente ma in diminuzione rispetto al 4,42% registrato a dicembre 2023. Parallelamente, il tasso medio per i nuovi finanziamenti alle imprese ha raggiunto il 3,56%, con un aumento rispetto al 3,38% di settembre, mentre il tasso medio complessivo di tutti i prestiti, includendo quelli attivi da oltre un anno, si è mantenuto stabile al 3,95%.

Spostando l’attenzione ai depositi, i tassi d’interesse applicati sui nuovi depositi a durata prestabilita – come certificati di deposito e depositi vincolati – sono risultati pari al 2,10% a ottobre 2025, un valore più elevato rispetto alla media dell’area euro, che si attestava all’1,86% nello stesso periodo. Questo rappresenta un incremento significativo rispetto a giugno 2022, mese precedente ai rialzi dei tassi di interesse da parte della BCE, quando il tasso era dello 0,29%. Anche il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso ha segnato una crescita, attestandosi al 3,50%, con un aumento di 219 punti base rispetto a giugno 2022.

Infine, il tasso medio complessivo sui depositi, comprendenti certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti, è stato dello 0,64%, quasi invariato rispetto allo 0,63% di settembre 2025 e in aumento rispetto allo 0,32% di giugno 2022. Il rendimento dei conti correnti, che offrono servizi diversi dalla mera funzione di investimento, si è mantenuto stabile allo 0,28%, partendo dallo 0,02% rilevato due anni prima. Questi dati indicano una situazione in cui i tassi d’interesse si stanno progressivamente adeguando a un contesto economico in evoluzione, influenzato dalle politiche monetarie europee e dalla domanda interna.

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