CNR: Gaia Blu esplora le affascinanti montagne sottomarine del Tirreno

CNR: Gaia Blu esplora le affascinanti montagne sottomarine del Tirreno

CNR: Gaia Blu esplora le affascinanti montagne sottomarine del Tirreno

Esplorazione dei Fondali Italiani: La Campagna “PELASeam2”

ROMA (ITALPRESS) – È in corso un’importante campagna di ricerca nei mari italiani grazie alla nave “Gaia Blu” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Questa iniziativa, denominata “PELASeam2”, si protrarrà fino alla fine di novembre e rappresenta il seguito di una precedente spedizione avvenuta nel 2024, focalizzandosi sull’esplorazione delle montagne sottomarine “Vercelli” e “Vavilov” nel Mar Tirreno. L’obiettivo primario è studiare la produttività pelagica, la biodiversità e i ruoli ecologici di questi ecosistemi unici.

La campagna “PELASeam2” è partita il 11 novembre dal porto di La Spezia e prevede la partecipazione di un team interdisciplinare di ricercatori, che lavoreranno a bordo della nave per venti giorni. Questi esperti stanno esaminando territori sommersi ancora poco conosciuti, considerati “laboratori naturali” per analizzare le complesse dinamiche ecologiche che si sviluppano in queste aree.

Le attività programmate includono osservazioni acustiche, molecolari, ottiche, chimiche e visive. Questi studi si focalizzeranno sulla biodiversità a vari livelli della catena alimentare marina nelle vicinanze delle montagne sottomarine, permettendo una comprensione più profonda delle condizioni dell’ambiente marino. Inoltre, queste analisi aiuteranno a sviluppare strategie per la gestione sostenibile delle risorse marine, affrontando la grave perdita di biodiversità.

Collaborazioni e Sostenibilità: Fondamenti della Ricerca

La campagna “PELASeam2” non solo è un’attività di esplorazione, ma rappresenta anche un’efficace sinergia tra vari enti scientifici e accademici. Tra i partecipanti figurano il CNR-Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine (CNR-Irbim) che coordina il progetto, insieme all’Istituto di Scienze Marine del CNR (CNR-Ismar), l’Università Politecnica delle Marche, l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e la Fondazione CIMA. Queste collaborazioni sono fondamentali per il successo della missione, che non solo studia l’ambiente, ma mira anche a generare conoscenze pratiche per la salvaguardia delle risorse marine.

Il progetto è finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rientra nel “National Biodiversity Future Center” (NBFC), nello specifico nella Spoke 2, dedicata alle “Soluzioni per invertire la perdita di biodiversità marina e gestire le risorse marine in modo sostenibile”. Questo finanziamento rappresenta un passo importante per l’innovazione e la capacità di risposta davanti alle sfide ambientali contemporanee.


Le attività previste durante la campagna “PELASeam2” includono anche il lavoro di sensibilizzazione verso il pubblico e gli enti locali, per sottolineare l’importanza della protezione degli ecosistemi marini. La biodiversità marina è un patrimonio inestimabile, essenziale non solo per l’equilibrio ecologico, ma anche per le comunità che dipendono dalle risorse marine per la loro sussistenza.

Le montagne sottomarine “Vercelli” e “Vavilov” rappresentano un campo di studi privilegiato per esplorare vari aspetti della vita marina. La loro peculiarità topografica e ambientale rende questi luoghi ideali per comprendere come diverse specie interagiscono tra di loro e con l’ambiente circostante, creando così modelli ecologici che possono essere applicati in altri contesti marini. La ricerca potrà fornire informazioni preziose per le politiche di conservazione e gestione delle risorse marine, cruciali in un’epoca di cambiamenti climatici e pressioni antropiche crescenti.

Allo stesso modo, le tecnologie avanzate utilizzate durante la missione, come il sonar e i sistemi di rilevamento molecolare, sono fondamentali per ottenere dati accurati e affidabili. Questi strumenti non solo aumentano la qualità delle informazioni raccolte, ma permettono anche di analizzare i dati in modo rapido e efficiente. La capacità di fare previsioni sulle dinamiche ecologiche dirà molto sulle future strategie di conservazione.

Il coordinatore della missione, Fabio Campanella, sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare nella ricerca marina. Le diverse competenze scientifiche dei membri dell’equipaggio garantiranno che ogni aspetto dell’ecosistema venga esaminato in dettaglio, massimizzando così l’impatto della ricerca. La campagna “PELASeam2” non è solo un’opportunità per migliorare le conoscenze scientifiche, ma rappresenta anche un impegno verso un futuro più sostenibile.

In conclusione, l’iniziativa “PELASeam2” rappresenta una speranza per il futuro dei nostri mari. Con una ricerca approfondita e una cooperazione tra enti diversi, si stanno gettando le basi per un approccio innovativo e sostenibile alla gestione delle risorse marine. Queste iniziative sono cruciali per contrastare la perdita di biodiversità e promuovere la salute degli ecosistemi marini, che sono vitali per l’intero pianeta.

Per ulteriori informazioni, si può consultare il sito ufficiale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e degli istituti coinvolti nella campagna.

(ITALPRESS).

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