Albertina Soliani: Importanza del dialogo continuo con i genitori davanti alla scuola.
Il Ruolo delle Famiglie nella Scuola: Le Parole di Galli Della Loggia
Recentemente, il professore Ernesto Galli Della Loggia ha rilasciato delle dichiarazioni sul rapporto tra famiglie e scuola, affermando che i genitori dovrebbero essere allontanati dall’ambiente scolastico. Questa posizione ha suscitato diverse reazioni e opinioni, tra cui quella di Albertina Soliani, un’esperta nel campo dell’istruzione e del sociale con un lungo passato in questo settore. Soliani, ex insegnante di scuola elementare, direttrice didattica e parlamentare, è stata anche sottosegretaria all’Istruzione negli anni ’90 e oggi è vice-presidente nazionale ANPI e presidente onoraria dell’Associazione per l’amicizia Italia-Birmania “Giuseppe Malpeli” di Parma.
Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Soliani riguardo alle affermazioni di Galli Della Loggia. Per lei, l’idea di escludere i genitori dalla vita scolastica è errata e controproducente. “Se dovessimo allontanare i genitori dalla scuola, si creerebbe un deserto educativo. È fondamentale mantenere una relazione attiva tra scuola e famiglia”, afferma Soliani. La sua esperienza dimostra che una comunicazione efficace con i genitori è essenziale per il benessere e l’educazione delle nuove generazioni.
Il Valore delle Relazioni tra Scuola e Famiglia
Secondo Soliani, è cruciale lavorare con i genitori nella loro realtà attuale, riconoscendo le loro paure e difficoltà nel relazionarsi con i propri figli. “Dobbiamo interfacciarci con i genitori come sono, senza aspettarci che cambino. È necessario creare un dialogo e coinvolgerli attivamente nella responsabilità educativa”, sostiene. Questo approccio non solo aiuta a costruire un ambiente scolastico più inclusivo, ma arricchisce anche l’esperienza educativa degli studenti.
Tuttavia, le sfide sono molte. Il lavoro di un insegnante non si limita alla sola classe; è fortemente influenzato dalle dinamiche familiari e sociali. “Oggi agli insegnanti viene richiesto di agire come mediatori, affrontando le complessità delle relazioni interpersonali che esistono al di fuori della scuola”, osserva Soliani. La soluzione a questo problema non è la separazione, ma piuttosto una collaborazione autentica e consapevole tra tutte le parti coinvolte.
