Metalmeccanici, contratto firmato: aumento minimo di 205 euro sugli stipendi
Dopo quattro giorni di trattative intense, è stato siglato il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro tra Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal, con un aumento salariale di 205 euro medi in quattro anni. L’accordo garantisce la tutela del potere d’acquisto attraverso meccanismi di adeguamento all’inflazione e introduce importanti novità come la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro e la stabilizzazione dei lavoratori precari. Sono stati rafforzati diritti e tutele, inclusi quelli relativi alla sicurezza, alla formazione e alle relazioni sindacali, promuovendo un equilibrio tra competitività aziendale e sostenibilità occupazionale.
Firmato il nuovo contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici con aumenti salariali e diritti rafforzati
Dopo quattro giorni di intense trattative tra le rappresentanze sindacali Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal, è stato sottoscritto a Roma, presso la sede di Confindustria, il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore metalmeccanico. L’accordo prevede un aumento medio di 205 euro sui minimi contrattuali (livello C3) distribuito su un quadriennio, confermando la struttura economica del contratto e introducendo garanzie di adeguamento salariale legate all’inflazione grazie all’Ipca-nei e una clausola di salvaguardia per eventuali picchi inflattivi. Un punto di rilievo riguarda anche l’inizio di una sperimentazione per la riduzione dell’orario di lavoro, affidata a una commissione dedicata.
Tra i risultati ottenuti spicca il contrasto alla precarietà attraverso una percentuale di stabilizzazione garantita per i lavoratori a tempo determinato, con causali ben definite per le proroghe contrattuali fino a 12 mesi. Importante è anche il diritto alla stabilizzazione a tempo indeterminato per chi svolge staff leasing per 48 mesi presso l’azienda utilizzatrice. L’intesa introduce inoltre novità normative rilevanti, come il rafforzamento delle relazioni sindacali, l’allargamento dei diritti di informazione e partecipazione, e maggiori tutele su salute, sicurezza e contrasto alla violenza di genere. Sono stati migliorati anche aspetti legati a cambi appalti, gestione collettiva e individuale dei permessi retribuiti, e condizioni per malati gravi e lavoratori disabili, oltre a nuove opportunità di riduzione dell’orario per i turnisti.
I segretari generali di Fim, Fiom e Uilm hanno definito la trattativa complessa ma positiva, evidenziando il valore di aver salvaguardato il potere d’acquisto e rafforzato diritti e tutele dei metalmeccanici. L’accordo rappresenta un importante strumento di protezione e riconoscimento per i lavoratori, contribuendo al contempo a sostenere la competitività del comparto industriale. In un contesto segnato da crisi industriali significative, questi risultati assumono particolare rilevanza per la stabilità e il futuro del settore.
Dal lato delle imprese, il presidente di Assistal Roberto Rossi ha sottolineato che l’accordo raggiunto riflette un equilibrio tra esigenze salariali e produttività aziendale, assicurando una fase nuova volta a mantenere la competitività nei settori degli impianti, efficienza energetica e facility management. Secondo Simone Bettini di Federmeccanica, il rinnovo è stato possibile grazie a un confronto serrato che ha valorizzato flessibilità, innovazione e sostenibilità economica, confermando al contempo il sistema di garanzia retributiva previsto nei precedenti contratti e introducendo misure per migliorare il benessere lavorativo.
Firma del Nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i Metalmeccanici: Aumenti Salariali e Nuove Tutele
Dopo quattro giorni di trattative intense e continue tra Fim-Fiom-Uilm e Federmeccanica-Assistal, è stato siglato presso la sede di Confindustria a Roma il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). L’accordo prevede un aumento salariale medio di 205 euro in quattro anni, calcolato sul livello C3, e conferma la struttura delle componenti economiche con un sistema di adeguamento basato sull’IPCA-NEI. Inoltre, è prevista una clausola di salvaguardia in caso di incremento inflattivo superiore, garantendo così la protezione reale del potere d’acquisto dei lavoratori metalmeccanici. Fra le altre novità, spicca l’avvio di una sperimentazione dedicata alla riduzione dell’orario di lavoro, affidata a una commissione apposita.
Il nuovo CCNL riserva particolare attenzione alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro precari, con percentuali di stabilizzazione specifiche per i contratti a tempo determinato e per il personale in staff leasing, che potrà accedere alla stabilizzazione a tempo indeterminato dopo 48 mesi di attività. Il contratto introduce misure significative anche per regolare meglio il mercato del lavoro, definendo le causali per l’utilizzo dei contratti a termine e prevedendo un tasso minimo del 20% di stabilizzazione oltre il dodicesimo mese. È stata rafforzata la normativa relativa alle relazioni sindacali, ai diritti di informazione e partecipazione, alla formazione, nonché alle misure di salute e sicurezza e alla lotta contro la violenza di genere.
I segretari generali delle sigle sindacali hanno sottolineato la complessità della trattativa e la difficoltà superata per ottenere un buon risultato, che tutela l’acquisto del salario e rafforza diritti e tutele. Hanno altresì evidenziato l’importanza di preservare il CCNL come principale strumento di tutela dei lavoratori e di promuovere così un futuro dignitoso ai metalmeccanici, fondamentali per il tessuto industriale italiano in un momento di crisi. L’accordo, infatti, rappresenta una risposta concreta e duratura alle sfide del presente, valorizzando sia i lavoratori che le imprese.
Dal lato delle imprese, il presidente di Assistal ha evidenziato come l’intesa sia frutto di un equilibrio responsabile tra le Parti, capace di compensare l’inflazione senza compromettere la produttività. La firma apre una nuova fase per settori chiave come impianti, efficienza energetica e facility management, rafforzando la competitività e chiarendo il campo di applicazione del CCNL, soprattutto nel contesto degli appalti pubblici. Alla stessa maniera, il presidente di Federmeccanica ha affermato che l’accordo coniuga competitività e sostenibilità, attraverso modifiche importanti in materia di flessibilità, orari di lavoro e benessere dei lavoratori, garantendo risposte concrete alle esigenze attuali delle aziende e delle persone che vi lavorano.
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