Fideuram: Chelini conferma forte interesse clienti verso investimenti ESG sostenibili e responsabili

Fideuram: Chelini conferma forte interesse clienti verso investimenti ESG sostenibili e responsabili

Fideuram: Chelini conferma forte interesse clienti verso investimenti ESG sostenibili e responsabili

Il Salone SRI 2025, tenutosi a Milano, ha posto l’accento sugli investimenti sostenibili come strumenti per generare valore nel lungo termine. Fideuram-ISPB ha confermato l’alta domanda di prodotti ESG, con l’80% delle masse investite in articoli 8 e 9 e quasi il 90% dei nuovi prodotti classificati in questa categoria. Nonostante le tensioni geopolitiche recenti, gli investimenti sostenibili continuano a crescere, con un aumento del 70-80% negli ultimi due anni. L’intelligenza artificiale, pur comportando un elevato consumo energetico e idrico, stimola nuove opportunità negli investimenti legati alle fonti rinnovabili e alla gestione sostenibile delle risorse.

Investimenti sostenibili e sfide globali: il ruolo di Fideuram-ISPB al Salone SRI 2025

Il Salone SRI 2025, svoltosi il 18 e 19 novembre presso la Borsa di Milano, ha avuto come tema principale “Show me the money”, un invito a considerare gli investimenti sostenibili come strumenti strategici capaci di generare valore a lungo termine. Questo concetto viene concretamente applicato anche nell’offerta ESG (Environmental, Social e Governance) di Fideuram-ISPB, che mira a integrare sostenibilità e performance finanziaria nelle proprie soluzioni di investimento.

Simone Chelini, Head of ESG & Strategic Activism di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha sottolineato un forte interesse della clientela verso questo tipo di investimenti. Attualmente, l’80% delle masse gestite è allocato in prodotti classificati articolo 8 e articolo 9, mentre circa il 90% dei nuovi prodotti introdotti rientra nelle stesse categorie, confermando una domanda solida e crescente per soluzioni sostenibili nel portafoglio degli investitori.

Le tensioni geopolitiche, come l’invasione russa dell’Ucraina e le recenti crisi in Medio Oriente, non hanno comunque indebolito l’appeal degli investimenti ESG. Al contrario, nel giro di due anni, la quota di masse investite in prodotti sostenibili ha registrato una crescita compresa tra il 70 e l’80%. I clienti, pur riflettendo sulla necessità di proteggere la sicurezza nazionale, continuano a mostrare fiducia in un approccio che combina sostenibilità e attenzione ai rischi geopolitici.

Un interessante spunto di sviluppo per gli investimenti sostenibili deriva dall’intelligenza artificiale, pur riconoscendo l’alto consumo energetico e idrico legato ai data center che ne costituiscono la base. L’aumento dei costi energetici negli Stati Uniti suggerisce un’opportunità importante per le fonti rinnovabili, supportando così nuovi prodotti ESG. Inoltre, la gestione dell’acqua secondo logiche circolari rappresenta un ulteriore incentivo per investimenti responsabili, confermando l’interesse degli investitori per soluzioni che coniughino innovazione e sostenibilità.

Investimenti sostenibili e sfide globali: opportunità e risposte della clientela

Il Salone SRI 2025, svoltosi il 18-19 novembre presso la Borsa di Milano, ha posto al centro del dibattito il tema “Show me the money”, sottolineando l’importanza degli investimenti sostenibili come strumento per creare valore duraturo nel tempo. Questo principio è chiaramente riflesso nella proposta ESG di Fideuram-ISPB, che vede un’ampia adesione della clientela a prodotti classificati secondo gli articoli 8 e 9. Simone Chelini, Head of ESG & Strategic Activism di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, ha evidenziato che l’80% delle masse gestite è destinato a questi prodotti, mentre quasi il 90% delle nuove offerte riguarda soluzioni con caratteristiche ESG, a dimostrazione di un interesse costante verso la sostenibilità.

Le tensioni geopolitiche, a partire dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 fino agli eventi recenti in Medio Oriente e nella Striscia di Gaza, hanno inevitabilmente influenzato la percezione degli investitori. Nonostante ciò, il flusso verso gli investimenti sostenibili non si è interrotto, anzi si è registrata una crescita significativa. Gli investitori integrano nelle proprie strategie soluzioni più prudenti, attente alla sicurezza nazionale, senza però rinunciare alla sostenibilità. Nei due anni passati, infatti, le masse investite in prodotti articolo 8 e 9 sono aumentate di circa il 70-80%, segno di un forte impegno nel coniugare valori etici e protezione finanziaria.

Un’importante opportunità emerge dall’uso dell’intelligenza artificiale, che oltre a stimolare nuovi settori di investimento, presenta anche delle criticità legate al consumo energetico e idrico. I data center, cuore dell’IA, sono strutture ad alta intensità di risorse, con costi energetici in forte aumento, specialmente in alcune zone degli Stati Uniti. Questi fattori aprono scenari interessanti per investimenti in energie rinnovabili, che possono essere valorizzati attraverso prodotti ESG dedicati, contribuendo all’evoluzione di portafogli più sostenibili. L’attenzione è rivolta anche alla gestione efficiente dell’acqua, favorendo modelli di economia circolare che stimolano ulteriormente gli investimenti responsabili.

Gli investitori mostrano dunque una duplice inclinazione: da un lato sostengono lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, dall’altro continuano a puntare con convinzione su prodotti sostenibili che integrano aspetti ambientali, sociali e di governance. Questo approccio bilanciato e consapevole rappresenta una risposta concreta alle sfide ambientali e geopolitiche, confermando come la sostenibilità sia sempre più centrale nella costruzione di portafogli solidi e innovativi.

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