10 dicembre cruciale per automotive: Italia pronta se UE agisce con decisione

10 dicembre cruciale per automotive: Italia pronta se UE agisce con decisione

10 dicembre cruciale per automotive: Italia pronta se UE agisce con decisione

Durante il Forum Ambrosetti a Cernobbio, il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza di un ascolto attento da parte dell’Europa verso l’Italia, invitando a superare ideologie estranee al contesto europeo. Urso ha evidenziato il progresso del piano Italia di Stellantis, sancito dal lancio della nuova 500 ibrida a Torino, simbolo della responsabilità sociale e del rilancio industriale italiano. Ha inoltre affrontato la delicata questione dell’ex Ilva, ricordando le difficoltà ereditate dalla precedente gestione e l’impegno costante per garantire la continuità produttiva e trovare soluzioni sostenibili per il futuro dello stabilimento.

Le sfide e le prospettive industriali dell’Italia tra Europa e sviluppo nazionale

Cernobbio, Forum Ambrosetti, secondo giorno dedicato allo scenario competitivo verso il 2025. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato l’importanza di un ascolto attento da parte dell’Europa, lasciando da parte ideologie che non rappresentano la realtà europea odierna. Urso ha messo in guardia contro la trasformazione del nostro Paese in un semplice “museo all’aperto”, inteso come un luogo di svago per turisti stranieri, anziché un attore centrale nello sviluppo industriale. La data chiave indicata è il 10 dicembre, momento nel quale sarà necessario cambiare rotta per evitare scelte dannose, rimarcando che l’Italia è pronta a farsi carico delle proprie responsabilità se anche l’Europa compirà il proprio dovere.

Nel contesto della nuova strategia industriale, il ministro ha ricordato i progressi fatti a un anno dall’annuncio del piano Italia di Stellantis. L’intervento all’evento di presentazione della nuova 500 ibrida a Mirafiori, Torino, ha evidenziato come l’Italia sta imboccando la strada giusta grazie alla coesione del sistema produttivo, senza dimenticare l’importanza dell’impegno sociale e della responsabilità collettiva. Urso ha ripercorso idealmente la storia recente celebrata proprio a Torino, rilanciando la fiducia nel settore automobilistico e nelle sue nuove prospettive.

Riguardo alla delicata questione dell’ex Ilva, il ministro ha ribadito l’impegno a garantire continuità gestionale da quando si è concretizzata la possibilità di rilancio attraverso la gestione commissariale. La situazione che ha ereditato è complessa, con gravi danni causati dalla precedente amministrazione e con la gravità di un impianto ridotto al minimo delle sue capacità produttive. Questi dati testimoniano la pesante eredità di un decennio difficile, ma le autorità coinvolte lavorano costantemente per individuare soluzioni efficaci che possano risollevare lo stabilimento e tutelare i posti di lavoro.

Urso ha manifestato la determinazione a non permettere errori che compromettano il futuro industriale italiano e a valorizzare le potenzialità del Paese nel contesto europeo e globale. La sua visione invita a una collaborazione responsabile e costruttiva tra istituzioni, imprese e comunità locali, riscoprendo un modello di sviluppo sostenibile e innovativo che possa garantire all’Italia un ruolo di primo piano nei mercati internazionali.

Prospettive e sfide dell’industria italiana e il ruolo dell’Europa nel rilancio economico

Cernobbio, Forum Ambrosetti, secondo giorno dedicato alle strategie competitive per il 2025. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato l’importanza di un’Europa che ascolti realmente le esigenze italiane, superando le ideologie imposte da registi esterni al contesto europeo, ormai smentite dalla realtà dei fatti. L’Italia non può trasformarsi in un museo a cielo aperto, pur apprezzabile per la sua bellezza, destinato solo a soddisfare il turismo elitario proveniente da altre parti del mondo. Il 10 dicembre rappresenta una data chiave, un momento determinante in cui è necessario evitare di perseverare negli errori passati, ribadendo con fermezza da Torino la volontà di respingere qualsiasi soluzione che non sia lungimirante e responsabile.

Adolfo Urso ha anche evidenziato l’impegno concreto dell’Italia nel percorso di rilancio industriale, menzionando con orgoglio il piano Italia di Stellantis, annunciato un anno fa. Molti progressi sono stati registrati e il cammino intrapreso è quello corretto, sostenuto da una visione di responsabilità sociale e industriale, che rappresenta la squadra Italia. Ricordando la celebrazione dei 125 anni della Fiat tenutasi proprio a Torino, con la presenza del nuovo amministratore delegato Filosa e del suo team, Urso ha espresso fiducia nello sviluppo di una strategia capace di coniugare innovazione e sostenibilità, elementi chiave per il futuro del settore automotive italiano.

Sul tema delicato della situazione dell’ex Ilva, il ministro Urso ha ribadito la coerenza degli interventi adottati fin dall’inizio, volti a garantire la continuità produttiva in condizioni estremamente difficili. Il passaggio a una gestione commissariale era necessario per affrontare i gravi danni causati dalla precedente amministrazione, che aveva determinato la chiusura di due dei tre altoforni e ridotto drasticamente l’autonomia operativa rimasta. La pesante eredità di quel periodo, così come delle gestioni precedenti, resta una sfida complessa che richiede un impegno costante e mirato per trovare soluzioni efficaci e durature.

Urso ha espresso, infine, l’auspicio che l’Europa svolga il proprio ruolo in modo concreto e responsabile, poiché una risposta positiva da parte del contesto comunitario permetterebbe all’Italia di contribuire con forza e determinazione al rilancio industriale e allo sviluppo del Made in Italy. La collaborazione tra istituzioni europee e nazionali rappresenta un tassello fondamentale per garantire competitività, innovazione e sostenibilità economica, cardini imprescindibili per il futuro del Paese.

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