Alluvione: parte la variante al Piano di stralcio per la gestione del fiume Po.
BOLOGNA (ITALPRESS) – Un’importante iniziativa sta prendendo forma per la tutela del territorio emiliano-romagnolo, dando risposta alle sfide poste dall’alluvione di maggio 2023. Circa 1.500 chilometri di fiumi, che si estendono da Bologna a Rimini, saranno oggetto di un scrupoloso esame volto a migliorare la sicurezza idrogeologica, casa per casa, e comunità per comunità. Questo progetto, noto come variante al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (Pai), riguarda in particolare il fiume Po e mira a estendere gli interventi ai bacini del Reno, ai fiumi romagnoli, nonché alle aree di Conca e Marecchia.
Obiettivi del Progetto per il Fiume Po
L’obbiettivo principale del progetto è garantire una pianificazione uniforme per tutti i bacini fluviali, soprattutto quelli che hanno subito danni significativi a causa delle alluvioni e che presentano un alto rischio idraulico e idrogeologico. L’aggiornamento del Pai Po, elaborato dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (AdbPo), è stato presentato in Regione alla sottosegretaria con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, durante due incontri significativi. Nel primo, hanno partecipato i sindaci delle località colpite, mentre nel secondo si sono riuniti i rappresentanti dei comitati degli alluvionati. Un incontro prezioso mai come ora, con la partecipazione attiva di figure come il vicecommissario alla ricostruzione, Gianluca Loffredo.
Analisi Dettagliate e Rischi Ambientali
In fase di analisi, AdbPo ha esaminato oltre 1.400 sezioni fluviali e quasi 300 ponti, integrando anche i rilievi esistenti con modelli digitali del terreno ottenuti tramite telerilevamento. Un aspetto cruciale della valutazione è stata l’analisi idrologica che tiene conto degli effetti delle precipitazioni, specialmente nell’ottica del cambiamento climatico. “Desidero esprimere il mio più sentito ringraziamento all’AdbPo per l’immenso lavoro svolto,” ha commentato Rontini. “Come Regione, non siamo rimasti inattivi. Nel corso dell’anno, abbiamo realizzato sopralluoghi e assemblee, per capire in prima persona le necessità delle comunità.” Inoltre, la manovra prevede un incremento delle risorse per la manutenzione del territorio, con 10 milioni di euro già stanziati per l’avvio di interventi strutturali previsti dal Pai.
