Crosetto: “L’Italia non invierà soldati in Ucraina, confermato il no definitivo”

Crosetto: “L’Italia non invierà soldati in Ucraina, confermato il no definitivo”

Crosetto: “L’Italia non invierà soldati in Ucraina, confermato il no definitivo”

Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha ribadito il rifiuto dell’invio di soldati italiani in Ucraina, sottolineando la robustezza delle forze armate ucraine, composte da circa 700.000 membri, rispetto all’armata russa. Crosetto ha evidenziato che l’Ucraina sta cercando principalmente di difendersi da un’invasione, con la Russia che ha conquistato solo il 2% del territorio durante il conflitto. Ha anche richiamato l’importanza dell’articolo 5 della NATO per garantire la sicurezza dell’Ucraina e ha denunciato la tragedia della guerra, con pesanti perdite umane e attacchi diretti a obiettivi civili.

La Situazione in Ucraina: Un’Analisi del Ministro Crosetto

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ribadito la posizione italiana sull’assenza di soldati italiani in Ucraina, evidenziando che le forze armate ucraine, attualmente costituite da circa 700.000 soldati, sono tra le più potenti in Europa. Nonostante le affermazioni riguardanti una presunta sconfitta dell’Ucraina nella guerra con la Russia, Crosetto ha chiarito che l’Ucraina non sta cercando di vincere, ma semplicemente di difendersi contro un’invasione russa.

Crosetto ha messo in evidenza come, in anni di conflitto, la grande armata russa abbia ottenuto solo il 2% del territorio ucraino. Al centro del discorso c’è l’esigenza di raggiungere una pace duratura. Il ministro ha espresso fiducia nella capacità degli ucraini di garantire la propria sicurezza attraverso la NATO, in particolare facendo riferimento all’articolo 5, che garantisce l’intervento degli alleati in caso di invasione.

Sottolineando la gravità della situazione, il ministro ha riportato il tragico bilancio quotidiano di vittime, stimando tra 1.000 e 1.500 morti al giorno. Gli attacchi russi continuano a colpire in particolare obiettivi civili, lasciando la popolazione locale in condizioni estremamente difficili, soprattutto durante uno degli inverni più rigidi in Europa, con il 90% della capacità energetica distrutta.

Crosetto ha definito la tragedia umanitaria in atto, con oltre un milione di russi e 700.000 ucraini morti, paragonabile a quelle della Prima Guerra Mondiale. Questa situazione drammatica richiede interventi urgenti per trovare una soluzione, anche se precaria, e per costruire con calma un futuro di normalità per un popolo che non ha colpe in questa guerra.

(ITALPRESS)

La posizione del governo italiano sulla guerra in Ucraina

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito il no all’invio di soldati italiani in Ucraina, evidenziando come le forze armate ucraine siano tra le più forti d’Europa. Con circa 700.000 effettivi, le forze ucraine sono riuscite a contrastare l’invasione russa, che conta oltre un milione e mezzo di soldati. Crosetto ha sottolineato che, contrariamente alle narrazioni prevalenti, l’Ucraina non sta cercando di vincere una guerra contro la Russia, ma sta difendendo la propria sovranità da un’invasione. Nonostante ciò, la Russia ha conquistato solo il 2% del territorio ucraino negli ultimi anni di conflitto.

Il ministro ha anche espresso fiducia nella capacità degli ucraini di garantire la propria sicurezza in futuro, sostenendo che la vera garanzia risiede nell’applicazione dell’articolo 5 della NATO. Quest’ultimo prevede che in caso di un’ulteriore invasione, gli alleati interverranno, con gli Stati Uniti come principale attore capace di deterrenza nei confronti della Russia. Le attuali discussioni sull’argomento mirano a trovare il modo di avviare un dialogo che possa portare a una soluzione della crisi, similmente a quanto avvenuto in altre situazioni.

Crosetto ha poi messo in evidenza l’impatto devastante del conflitto sulla popolazione civile, con perdite quotidiane stimate tra 1.000 e 1.500 persone e continui bombardamenti su obiettivi civili. Ha richiamato l’attenzione sulla difficile situazione degli ucraini, in particolare durante un inverno particolarmente rigido, con il 90% delle loro risorse energetiche compromesse e le infrastrutture civili sotto attacco.

La guerra ha provocato oltre un milione di morti tra le forze russe e circa 700.000 tra quelle ucraine, numeri che evocano le tragedie dei conflitti del passato. È fondamentale fermare questo ciclo di violenza con ogni mezzo possibile, per gettare le basi di una pace duratura, consentendo a quel popolo di tornare a vivere una vita normale, priva delle sofferenze che stanno vivendo.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *