Terna investe 800 milioni per nuove infrastrutture operative entro il 2025
Terna prevede di attivare entro il 2025 infrastrutture di sviluppo per circa 800 milioni di euro, consolidando un investimento totale oltre i 2 miliardi dal 2023. Le opere realizzate, tra cui collegamenti sottomarini con l’Elba, la Sicilia, Austria e Francia, rafforzano sicurezza, flessibilità e sostenibilità della rete elettrica nazionale. Sono in corso e autorizzati progetti chiave per il potenziamento della rete, come l’elettrificazione del porto di La Spezia e nuove stazioni elettriche. Il Piano Industriale destina 2,3 miliardi alla sicurezza e alla digitalizzazione, per garantire efficienza e resilienza nel contesto della transizione energetica.
Terna accelera lo sviluppo delle infrastrutture energetiche italiane per una rete più sicura e sostenibile
Entro il 2025, Terna prevede di avviare opere infrastrutturali per un valore di circa 800 milioni di euro, confermando l’impegno nel rafforzamento della sicurezza e della resilienza della rete di trasmissione nazionale. Dal 2023 a oggi, il gruppo ha portato in esercizio interventi per oltre due miliardi di euro, migliorando l’efficienza e la flessibilità del sistema elettrico. Tra le principali realizzazioni vi sono il collegamento sottomarino con l’Isola d’Elba, l’ampliamento della rete siciliana e nuove interconnessioni con l’Austria e la Francia, tutte infrastrutture sostenibili fondamentali per integrare ulteriori fonti di energia rinnovabile.
Durante l’anno, sono stati completati più di 300 km di collegamenti elettrici, progettati con particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale. Tra gli interventi più rilevanti si segnalano quelli dedicati ai Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026, con oltre 130 km di elettrodotti interrati, e la direttrice Paternò-Pantano-Priolo in Sicilia, elemento chiave per la stabilità del sistema isolano e il supporto alle rinnovabili. Opere già operative come i cavi interrati tra Italia, Francia e Austria e l’elettrodotto sottomarino Elba-Continente contribuiscono all’ottimizzazione della capacità di scambio e alla robustezza della rete.
Sul fronte autorizzativo, il Ministero dell’Ambiente e gli Assessorati regionali hanno approvato 36 nuovi progetti per un investimento complessivo di 1 miliardo di euro. Tra i principali interventi autorizzati nel 2025 figurano la razionalizzazione della rete in Brianza Ovest, la nuova stazione elettrica di Volpago (Treviso) e l’elettrificazione delle banchine del porto di La Spezia, prima in Italia nel settore. A ciò si aggiungono iniziative volte a potenziare l’efficienza nella Capitale, come il riassetto del Quadrante Sud-Ovest di Roma e la costruzione della stazione elettrica di Perdasdefogu (Nuoro), destinata a garantire maggiore resilienza in aree soggette a condizioni climatiche estreme.
I progetti autorizzati dal 2023 includono interventi di rilevanza nazionale ed europea, con collegamenti sottomarini strategici quali il Tyrrhenian Link tra Sicilia e Sardegna, il Sa.Co.I 3 tra Sardegna, Corsica e Toscana, l’Adriatic Link tra Marche e Abruzzo, il ponte energetico Elmed tra Italia e Tunisia e l’elettrodotto Bolano-Annunziata. Parallelamente, il Piano di Sicurezza di Terna introduce tecnologie avanzate di monitoraggio, digitalizzazione delle infrastrutture e misure per aumentare la resilienza della rete agli effetti dei cambiamenti climatici. Il Piano Industriale prevede un investimento di 2,3 miliardi di euro per migliorare la sicurezza e la stabilità del sistema elettrico nazionale, con l’installazione di apparecchiature innovative essenziali per affrontare le sfide della transizione energetica e della crescente digitalizzazione.
Investimenti e sviluppi strategici di Terna per la transizione energetica italiana
Terna prevede di mettere in esercizio infrastrutture di sviluppo per un valore superiore a 800 milioni di euro entro il 2025, confermando l’impegno a garantire la sicurezza e la resilienza della rete di trasmissione nazionale. Dal 2023, gli interventi già operativi ammontano a oltre 2 miliardi di euro, con opere significative come il collegamento sottomarino con l’Isola d’Elba, il potenziamento della rete in Sicilia e le nuove interconnessioni con Austria e Francia. Queste infrastrutture rappresentano passo fondamentale per integrare le fonti rinnovabili e rendere la rete più flessibile e affidabile, sostenendo il percorso italiano verso la decarbonizzazione.
Durante l’anno sono stati realizzati più di 300 km di collegamenti elettrici, orientati a ridurre l’impatto ambientale attraverso soluzioni innovative. Tra le opere di rilievo vi sono gli elettrodotti interrati per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, a cui si aggiunge la direttice a 380 kV Paternò-Pantano-Priolo, fondamentale per migliorare il sistema elettrico regionale siciliano. Sono inoltre operative infrastrutture strategiche come le interconnessioni interrate tra Italia-Francia e Italia-Austria, che accrescono la stabilità del sistema energetico nelle zone alpine.
Dal punto di vista autorizzativo, sono stati approvati 36 nuovi progetti distribuiti sul territorio nazionale per un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro. Tra i progetti principali figurano la razionalizzazione della rete in Brianza Ovest, la nuova stazione elettrica di Volpago e l’elettrificazione delle banchine del porto di La Spezia, prima nel suo genere in Italia. Interventi cruciali riguardano anche il riassetto della rete nella Capitale e la realizzazione di una nuova stazione elettrica in Sardegna, pensata per aumentare la resilienza territoriale, soprattutto nei confronti degli eventi meteorologici estremi.
Allo sviluppo delle infrastrutture si affianca l’implementazione del Piano di Sicurezza 2025, focalizzato sulla prevenzione dei disservizi grazie a tecnologie avanzate di monitoraggio e digitalizzazione della rete. Il Piano Industriale destina inoltre 2,3 miliardi di euro al rafforzamento della sicurezza e della stabilità del sistema nazionale mediante l’installazione di apparecchiature innovative come compensatori sincroni, reattori e Statcom, necessari per assicurare continuità del servizio e preparare la rete alle sfide poste dalla transizione energetica e dall’incremento della digitalizzazione.
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