Export extra Ue a novembre cala del 3,3% su base annua

Export extra Ue a novembre cala del 3,3% su base annua

Export extra Ue a novembre cala del 3,3% su base annua

A novembre 2025 l’Istat segnala una significativa riduzione delle importazioni da paesi extra Ue (-7,4%), mentre le esportazioni rimangono sostanzialmente stazionarie. Le vendite all’estero mostrano aumenti per beni strumentali e intermedi, ma cali marcati per energia e beni di consumo. Su base annua, l’export registra un calo del 3,3%, influenzato principalmente dalla diminuzione delle vendite di energia e beni durevoli, mentre le importazioni diminuiscono dell’11,3%. L’avanzo commerciale con i paesi extra Ue raggiunge i 6,9 miliardi di euro. Tra i mercati principali, si evidenziano contrazioni nelle esportazioni verso Turchia e Regno Unito, con crescite verso paesi OPEC e Svizzera.

Andamento dell’interscambio commerciale italiano con i paesi extra UE nel novembre 2025 secondo Istat

A novembre 2025, l’Istat segnala una significativa riduzione congiunturale delle importazioni dall’estero extra UE27, con un calo del 7,4%, mentre le esportazioni rimangono pressoché stazionarie rispetto al mese precedente. L’export mensile appare il risultato di dinamiche contrastanti: aumentano le vendite di beni strumentali (+4,2%) e beni intermedi (+0,7%), ma diminuiscono le esportazioni di energia (-9,2%) e beni di consumo, sia non durevoli (-3,5%) che durevoli (-1,1%). Dal lato delle importazioni, dopo la crescita dei beni intermedi (+1,6%), si osservano contrazioni diffuse, soprattutto nei beni di consumo non durevoli che registrano un calo del 21%.

Nel trimestre settembre-novembre 2025, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export si riduce dello 0,4%, penalizzato soprattutto dalle minori vendite di energia (-18,3%), beni di consumo durevoli (-4,0%) e beni strumentali (-3,7%). Crescono invece le esportazioni di beni intermedi (+5,0%) e di beni di consumo non durevoli (+1,1%). Nel medesimo periodo, l’importazione diminuisce dello 0,9%, per via di acquisti ridotti di energia (-14,0%) e beni strumentali (-5,0%). Su base annua, il calo dell’export a novembre raggiunge il 3,3%, una decrescita più marcata rispetto al +4,1% registrato a ottobre, dovuta al calo delle vendite di energia, beni di consumo durevoli, beni strumentali e beni di consumo non durevoli, mentre cresce l’export di beni intermedi (+11,9%). L’import registra una contrazione tendenziale dell’11,3%, che coinvolge quasi tutti i settori tranne i beni intermedi.

L’avanzo commerciale con i paesi extra UE27 si attesta a novembre 2025 a +6.918 milioni di euro, superiore ai +5.358 milioni di un anno prima. Il deficit energetico si riduce ulteriormente, passando da -4.177 a -3.152 milioni, mentre l’avanzo nell’ambito dei prodotti non energetici sale a 10.070 milioni. Tra i partner commerciali, si segnalano diminuzioni significative delle esportazioni verso Turchia, paesi ASEAN, Regno Unito, MERCOSUR e Stati Uniti, mentre crescono quelle verso i paesi OPEC e la Svizzera. Sul fronte delle importazioni, si riducono gli acquisti soprattutto dai paesi OPEC e dalla Svizzera, oltre che da Regno Unito, Stati Uniti, Turchia e Cina, mentre aumentano quelli da paesi ASEAN, India e MERCOSUR.

Secondo l’Istat, l’export extra UE a novembre mostra una stabilità mensile ma risente su base annua della riduzione delle vendite di beni durevoli e strumentali, fattori influenzati anche dalle particolari vendite di mezzi di navigazione marittima registrate nel novembre 2024. Eliminando questo elemento, la flessione annuale risulta più contenuta, da -3,3% a -1,7%. La contrazione mensile dell’import è attribuibile soprattutto a minori acquisti di beni di consumo non durevoli, mentre quella annuale è collegata soprattutto al calo delle importazioni di energia. Nei primi undici mesi del 2025, l’export verso paesi extra UE cresce dell’2,0% (2,5% al netto dell’energia), mentre l’import aumenta più intensamente, del 3,8%. L’avanzo commerciale si riduce leggermente, passando da 50,6 a 47,6 miliardi di euro.

Andamento dell’interscambio commerciale italiano con i paesi extra UE a novembre 2025

A novembre 2025 l’Istat rileva una decisa contrazione delle importazioni dai paesi extra UE27, che registrano un calo congiunturale del 7,4%, mentre le esportazioni restano sostanzialmente stabili su base mensile. Questa stabilità dell’export è frutto di un incremento nelle vendite di beni strumentali (+4,2%) e beni intermedi (+0,7%), bilanciato da un calo delle esportazioni di energia (-9,2%), beni di consumo non durevoli (-3,5%) e durevoli (-1,1%). Sul fronte delle importazioni, oltre ad un aumento dei beni intermedi (+1,6%), si osservano contrazioni diffuse, la più marcata riguardante i beni di consumo non durevoli (-21%).

Nel trimestre settembre-novembre 2025 l’export mostra un leggero calo dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. La flessione è dovuta soprattutto a minori vendite di energia (-18,3%), beni di consumo durevoli (-4,0%) e beni strumentali (-3,7%). Crescono invece le esportazioni di beni intermedi (+5,0%) e di beni di consumo non durevoli (+1,1%). Anche le importazioni sono in calo dello 0,9%, influenzate principalmente dalla diminuzione degli acquisti di energia (-14,0%) e beni strumentali (-5,0%). Su base annua, a novembre 2025 l’export mostra una flessione del 3,3% rispetto all’anno precedente, con un marcato calo delle vendite di energia (-37,8%), beni di consumo durevoli (-27,2%) e beni strumentali (-6,3%), mentre l’export di beni intermedi registra un aumento dell’11,9%. L’import segna una riduzione più accentuata pari all’11,3%, con tutte le categorie in diminuzione ad eccezione dei beni intermedi (+0,9%).

L’avanzo commerciale con i paesi extra UE27 a novembre 2025 si attesta a +6.918 milioni di euro, in aumento rispetto ai +5.358 milioni dello stesso mese del 2024. Il deficit nel settore energetico scende a -3.152 milioni, migliorando rispetto ai -4.177 milioni dell’anno precedente, mentre l’avanzo nei prodotti non energetici cresce da 9.536 a 10.070 milioni di euro. A livello geografico si riscontrano consistenti riduzioni nelle esportazioni verso la Turchia (-41,1%), i paesi ASEAN (-21,6%) e il Regno Unito (-18,0%), con cali anche verso i paesi MERCOSUR (-5,8%) e gli Stati Uniti (-3%). Al contrario, aumentano le esportazioni verso paesi OPEC (+18,8%) e Svizzera (+12,2%). Sul fronte delle importazioni, la contrazione più elevata riguarda i paesi OPEC (-34,6%), seguiti da Svizzera (-14,1%), Regno Unito (-12,6%), Stati Uniti (-8,2%), Turchia (-6,8%) e Cina (-4,2%), mentre si registra una crescita da paesi ASEAN (+19,4%), India (+2,7%) e MERCOSUR (+2,6%).

L’Istat sottolinea come a novembre l’export verso i paesi extra UE resti stabile su base mensile, ma in calo su base annua, principalmente per la riduzione nelle esportazioni di beni di consumo durevoli e beni strumentali, fenomeno in parte influenzato dalle vendite di mezzi di navigazione marittima registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. Al netto di questi elementi, la diminuzione tendenziale risulta più contenuta. La contrazione dell’import rispetto al mese precedente è soprattutto legata ai minori acquisti di beni di consumo non durevoli, mentre la flessione su base annua è imputabile principalmente al calo nelle importazioni di energia. Nei primi undici mesi del 2025, l’export verso i paesi extra UE evidenzia una crescita annua del 2,0% (2,5% escludendo l’energia), mentre l’import aumenta del 3,8%. L’avanzo commerciale nel medesimo periodo raggiunge i 47,6 miliardi di euro, in lieve riduzione rispetto ai 50,6 miliardi dello stesso arco temporale del 2024.

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