Organi umani essenziali: funzioni chiave e importanza nel corpo umano
Il danno agli organi e le complicazioni associate al COVID-19
Danni polmonari e complicanze respiratorie
Il COVID-19 può causare gravi danni ai polmoni, con manifestazioni come la polmonite e, nei casi più gravi, la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). La polmonite provoca un’infiammazione che riempie i polmoni di liquido, rendendo difficile la respirazione. In alcune situazioni, questa difficoltà può essere tale da richiedere ricovero ospedaliero e supporto con ossigeno o ventilazione meccanica.
La sepsi, una risposta infiammatoria estrema dell’organismo che danneggia i tessuti, può svilupparsi in corso di COVID-19 e aggravare ulteriormente le condizioni cliniche. Generalmente, chi contrae polmonite si riprende senza effetti duraturi, ma nei pazienti con patologie preesistenti la situazione può complicarsi, con difficoltà respiratorie che possono persistere anche per mesi.
Nel progredire dell’infezione, il COVID-19 può portare alla sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), caratterizzata dall’accumulo di liquido nei polmoni e da una marcata riduzione dell’ossigeno nel sangue (ipossiemia). In questo quadro, i danni coinvolgono gli alveoli polmonari e i capillari circostanti, compromettendo gli scambi respiratori. L’ARDS si manifesta tipicamente circa otto giorni dopo i primi sintomi di COVID-19 e i fattori di rischio includono età avanzata, diabete e ipertensione.
Le complicanze polmonari sono un importante fattore di rischio per la sopravvivenza e la qualità di vita post-infezione, influenzando la prognosi a lungo termine di molti pazienti.
