Green pass obbligatorio per lavoratori: tutela dei fragili e assenze giustificate secondo la Consulta.
Le Sentenze della Corte Costituzionale sui Vaccini e il Green Pass
I giudici della Corte Costituzionale hanno recentemente emesso sentenze importanti che riguardano l’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 e il Green Pass per i lavoratori. Queste decisioni rafforzano il principio di solidarietà e chiariscono la legittimità delle norme introdotte dal governo per la gestione dell’emergenza sanitaria.
Obbligo Vaccinale e Green Pass: I Riconoscimenti della Corte
Nel 2023, la Corte ha avallato l’obbligo vaccinale, sottolineando che non esiste illegittimità nell’imporre tale obbligo, poiché gli eventuali eventi avversi non possono costituire un impedimento al diritto alla salute collettiva. Le sentenze hanno, inoltre, bocciato le questioni di legittimità costituzionale sollevate riguardo alle sanzioni per i lavoratori senza Green Pass. In particolare, nella sentenza n. 199 del 23 dicembre, la Corte ha esaminato le norme del decreto-legge 21 settembre 2021 e del decreto-legge 7 gennaio 2022, che disciplinavano la certificazione verde e le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.
La Corte ha chiarito che, dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, il personale del settore pubblico doveva possedere una certificazione di vaccinazione, guarigione o test, il cosiddetto Green Pass base. In assenza di tale certificazione, il lavoratore veniva considerato assente ingiustificato, senza diritto alla retribuzione.
Misure di Sicurezza e Tutela della Salute
L’obbligo vaccinale per gli over 50 è stato giustificato dalla Corte come una misura preventiva efficace, essendo questa categoria particolarmente a rischio. La Corte ha escluso la violazione dell’articolo 32 della Costituzione, affermando che le evidenze scientifiche dimostrano l’efficacia del vaccino contro il Covid-19. In base alle conclusioni dell’Aifa e dell’Iss, la maggior parte delle reazioni avverse sono moderate e facilmente risolvibili. Inoltre, le reazioni gravi si manifestano con una frequenza molto rara, non tale da compromettere i benefici della vaccinazione.
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