Alemanno e Falbo: ‘Festa della Repubblica deve includere anche i detenuti’.

Alemanno e Falbo: ‘Festa della Repubblica deve includere anche i detenuti’.

Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, insieme a Fabio Falbo, detenuto nel carcere di Rebibbia, ha...

Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, insieme a Fabio Falbo, detenuto nel carcere di Rebibbia, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo un intervento di clemenza per affrontare il sovraffollamento carcerario. Hanno sollecitato l’implementazione dell’art. 27 della Costituzione, che vieta trattamenti inumani e promuove la rieducazione dei detenuti, invitando a considerare il 2 giugno una celebrazione estesa anche ai prigionieri. Si sta discutendo una legge, nota come “Legge della buona condotta”, che prevede un incremento delle liberazioni anticipate per chi mostra buona condotta.

Richiesta di Intervento per la Clemenza nel Sistema Carcerario

ROMA (ITALPRESS) – Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, e Fabio Falbo, detenuto presso il Braccio G8 del carcere di Rebibbia, hanno inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo un intervento di clemenza. Nella loro missiva, chiedono un incremento della liberazione anticipata per i detenuti che dimostrano buona condotta, sollecitando così il supporto delle forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione.

I due firmatari hanno scelto la vigilia della Festa della Repubblica, ricorrenza che celebra la promulgazione della Costituzione, come occasione per far appello al Capo dello Stato. Riconoscono l’impegno di Mattarella nel sollevare la questione del sovraffollamento nelle carceri, evidenziando l’importanza di rispettare l’articolo 27 della Costituzione, che vieta trattamenti inumani e promuove la rieducazione dei condannati. Affermano che il 2 giugno dovrebbe essere una festività anche per le persone che attualmente scontano pena.

Un importante dibattito politico è attualmente in corso, avviato da un incontro tra figure come Ignazio La Russa, Roberto Giachetti e Rita Bernardini, volto a promuovere una legge che affronti il problema del sovraffollamento carcerario. Questa proposta è stata soprannominata “Legge della buona condotta”, in quanto mira a un aumento della liberazione anticipata, piuttosto che a un provvedimento automatico come l’indulto.

Alemanno e Falbo esprimono la speranza che il Presidente Mattarella possa esercitare una moral suasion efficace, capace di superare le resistenze di chi non comprende che il sovraffollamento non solo viola i diritti fondamentali, ma contribuisce anche alla recidiva, rappresentando così una minaccia per la sicurezza pubblica.

Richiesta di Intervento di Clemmenza per il Sovraffollamento Carcerario

ROMA (ITALPRESS) – Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, insieme a Fabio Falbo, detenuto nel Braccio G8 del carcere di Rebibbia, ha presentato una richiesta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, esprimendo l’esigenza di un intervento di clemenza. In una lettera inviata ieri, hanno chiesto di considerare un incremento della liberazione anticipata già prevista per i detenuti che mantengono una buona condotta.

L’occasione scelta per far sentire la propria voce è stata la vigilia del 2 giugno, data che celebra la promulgazione della Costituzione. Gli autori della lettera hanno evidenziato l’importanza di rivolgersi al Capo dello Stato, il quale ha sempre manifestato una particolare preoccupazione per il problema del sovraffollamento carcerario. Hanno sottolineato che tale data rappresenta un’opportunità ideale per far rispettare l’articolo 27 della Costituzione, che condanna i trattamenti inumani e promuove la rieducazione dei condannati. La loro speranza è che il 2 giugno possa essere riconosciuto come la Festa della Repubblica anche per coloro che si trovano in detenzione.

Attualmente, si sta svolgendo un dibattito rilevante tra le forze politiche del Paese, avviato grazie a un incontro tra Ignazio La Russa, Roberto Giachetti e Rita Bernardini. L’obiettivo di questo confronto è quello di approvare una legge mirata a contrastare il sovraffollamento carcerario. Questo provvedimento è stato etichettato come “Legge della buona condotta”, poiché non prevede una riforma automatica come l’indulto, ma piuttosto un aumento della liberazione anticipata per i detenuti che si comportano bene.

Alemanno e Falbo sperano che l’influenza e l’autorevolezza del Presidente Mattarella possano contribuire a superare le resistenze di chi ignora il fatto che il sovraffollamento non solo viola i diritti fondamentali, ma rappresenta anche un fattore che alimenta la recidiva, compromettendo così la sicurezza dei cittadini. La loro richiesta evidenzia un problema che richiede attenzione e interventi concreti.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

Non perderti tutte le notizie di politica su Blog.it

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *