Allevi incanta Roma con “Back to Life” alla Festa del Cinema oggi

Allevi incanta Roma con “Back to Life” alla Festa del Cinema oggi

Riflessioni sulla Carriera e sul Valore dell’Individuo

Il docufilm include numerosi materiali di repertorio che mostrano un Giovanni Allevi inedito, prima della malattia e della fama mondiale. “Il Giovanni degli esordi, nel 1990 durante un concerto di musica classica, era quasi incurante del pubblico e dell’affetto intorno a lui,” ha raccontato il Maestro. “Era felice nonostante fosse seguito da pochissime persone.”

Questa spensieratezza iniziale è stata offuscata dall’ossessione per i numeri e per i risultati, che lo ha portato a una profonda paranoia durante i concerti quando vedeva anche solo una poltrona vuota. “La malattia mi ha riportato al senso dell’unicità dell’individuo, a quella dimensione autentica che avevo perso nel tempo,” ha aggiunto.

Giovanni Allevi ha spesso affrontato critiche nell’ambito accademico musicale. “Per oltre trent’anni sono stato bersaglio di critiche che spesso non si riesce a superare con la ragionevolezza,” ha detto. “Ma dopo aver vissuto la possibilità concreta della mia fine, queste critiche perdono qualsiasi importanza.” Il periodo difficile lo ha portato in una vera “bolla esistenziale”, dove ciò che conta è ciò che sente e vuole fare personalmente. “Ricomincio a respirare e mi sento libero. Se non verrò compreso o elogiato, va bene lo stesso.”


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