Arsenale di Armi e Esplosivi Scoperto nel Reggino: Un Colpo al Crimine

Arsenale di Armi e Esplosivi Scoperto nel Reggino: Un Colpo al Crimine

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Operazione dei Carabinieri contro la criminalità nella Piana di Gioia Tauro

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Recentemente, un’importante operazione dei Carabinieri ha portato a un significativo risultato nella lotta contro la criminalità organizzata nella Piana di Gioia Tauro. Gli agenti hanno effettuato il sequestro di un vero e proprio arsenale, rinvenuto a Polistena, un comune situato nel cuore di questa area critica per la presenza di attività illecite. L’operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nel contrasto alla malavita, particolarmente attiva in questa zona della Calabria.

Ritrovamento di armi da guerra e materiale esplosivo

Il ritrovamento segue altri sequestri recenti avvenuti ad Arghillà e Gioia Tauro, che hanno messo in evidenza la persistente attività criminale nel territorio reggino. Durante una perlustrazione, i Carabinieri della Compagnia di Taurianova, supportati dai Cacciatori di Calabria, hanno localizzato un casolare abbandonato nelle zone periferiche di Polistena. L’edificio, nonostante le condizioni di degrado e l’apparente abbandono, mostrava chiari segni di recente utilizzo.

La scoperta è stata resa possibile dopo una scrupolosa ispezione dell’area, che ha portato i militari a rinvenire un bidone di plastica interrato. All’interno sono stati trovati due fucili d’assalto Kalashnikov, numerosi fucili da caccia di grosso calibro, tra cui uno fornito di ottica di precisione, e tre chili di esplosivo artigianale.

Data la pericolosità del materiale rinvenuto, gli esperti del team Artificieri e Antisabotaggio del Comando Provinciale di Reggio Calabria sono intervenuti prontamente per mettere in sicurezza l’area. I tre chili di esplosivo, dotati di miccia a lenta combustione, presentavano un alto rischio; se utilizzati, avrebbero potuto provocare danni significativi, come la distruzione di un veicolo o addirittura l’esplosione di un’intera abitazione. Dopo aver neutralizzato i rischi, gli artificieri hanno proceduto a far brillare sul posto gli esplosivi, garantendo così la sicurezza della comunità locale.

Le armi sequestrate sono state immediatamente trasferite al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina, dove sarà svolto un attento lavoro di analisi e rilievi balistici per determinare la provenienza e eventuali collegamenti con le organizzazioni criminali operanti nella regione. Le indagini sono ora nelle mani della Procura della Repubblica di Palmi, che ha già avviato il processo di convalida e ulteriori accertamenti.

Secondo il Generale dei Carabinieri, Giovanni Nistri: “Questa operazione dimostra il costante impegno dei nostri uomini nella lotta alla criminalità. Ogni sequestro di armi rappresenta un passo avanti verso la sicurezza dei cittadini e la legalità. La nostra determinazione non vacilla, e continueremo a monitorare attentamente i territori a rischio.”

Il ritrovamento evidenzia la complessità della situazione nella Piana di Gioia Tauro, un’area storicamente segnata dalla presenza della ‘ndrangheta. Gli inquirenti stanno attualmente lavorando per risalire ai canali di approvvigionamento delle armi e delle esplosivi, al fine di smantellare strutture maggiormente radicate nel territorio.

In un recente comunicato, il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, ha reso noto: “Queste operazioni sono cruciali per ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La sinergia tra Carabinieri e altre forze dell’ordine è fondamentale per affrontare con decisione le sfide della sicurezza pubblica.”

Il lavoro delle forze dell’ordine in Calabria non è solo un’azione repressiva, ma anche un tentativo di alzare la qualità della vita e restituire la normalità a un territorio che ha sofferto a lungo per l’influenza della criminalità organizzata. Le operazioni recenti danno speranza e supporto a una comunità che desidera un futuro libero dall’illegalità.

Fonti ufficiali: Carabinieri – Sito ufficiale, ITALPRESS.

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