Aspettando il processo “tempesta” a Trump: sogni e incubi americani

0

Il presidente Donald Trump arriva per il suo processo presso il tribunale penale di Manhattan a New York il martedì 7 maggio 2024. Il processo di Trump è entrato nella sua quarta settimana con l’accusa di aver falsificato documenti aziendali per coprire uno scandalo sessuale durante la campagna presidenziale del 2016.

Il processo, denominato “Hush Money” (soldi per il silenzio), si tiene da tre settimane al Tribunale Downtown Manhattan. È il primo processo penale contro un ex presidente degli Stati Uniti. Durante il secondo giorno di testimonianza di Stephanie Gregory Clifford, conosciuta come “Stormy Daniels”, Trump ha chiuso gli occhi mentre l’attrice rispondeva alle domande dei suoi avvocati difensori che cercavano di smontare la sua testimonianza.

Davanti al tribunale, si è formata una fila di telecamere, giornalisti e pochi manifestanti divisi tra sostenitori e contestatori di Trump. La NYPD ha tenuto i manifestanti “recintati” nel parco difronte al tribunale, con bandiere “Maga” a destra e cartelli scritti “criminale” a sinistra.

Joe, un sostenitore di Trump con un cane al guinzaglio, ha espresso il suo supporto per il presidente e il desiderio di vedere la Costituzione rispettata. Ha anche parlato della sua posizione riguardo agli immigrati. Joe ha anche commentato l’importanza delle elezioni e la possibilità di una contestazione dei risultati.

Nadine, proveniente dal Maryland e cittadina americana con origini nel Trinidad e Tobago, ha espresso la sua delusione nei confronti degli USA e ha dichiarato di voler lasciare il paese se Trump dovesse essere rieletto. Anche Diane, residente a Manhattan, ha manifestato il desiderio di vedere Trump condannato e ha criticato il suo trattamento verso le donne e gli immigrati.

Michael, un cino-americano, ha difeso Trump dalle accuse e ha criticato l’immigrazione illegale. Ha anche espresso la sua convinzione che Trump verrà assolto e che continuerà a lottare per il paese. Infine, Mohammad, un immigrato del Bangladesh che gestisce un carretto di hotdog e pretzel a Manhattan, ha raccontato i suoi problemi commerciali causati dalla chiusura delle strade per il processo a Trump.

In conclusione, il processo contro l’ex presidente Trump ha suscitato reazioni contrastanti tra i cittadini, riflettendo la polarizzazione politica e sociale degli Stati Uniti. La testimonianza di Stormy Daniels ha alimentato le controversie e le speranze di giustizia, mentre le preoccupazioni sull’andamento del processo e sul futuro politico del paese rimangono vive.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *