Assegno di inclusione: 2,1 milioni di beneficiari nell’INPS, importo medio mensile di 669 euro.

Assegno di inclusione: 2,1 milioni di beneficiari nell’INPS, importo medio mensile di 669 euro.

Assegno di inclusione: 2,1 milioni di beneficiari nell’INPS, importo medio mensile di 669 euro.

L’Inps ha aggiornato l’Osservatorio statistico sull’assegno di inclusione (Adi) e il supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), misure introdotte nel 2023 e 2024 che sostituiscono il reddito e la pensione di cittadinanza. Tra gennaio 2024 e giugno 2025, 868 mila nuclei familiari hanno ricevuto l’Adi, coinvolgendo 2,1 milioni di persone, prevalentemente nelle regioni del Sud e Isole. A giugno 2025, 666 mila nuclei hanno beneficiato dell’Adi, con importi medi di 694 euro. Inoltre, 182 mila persone hanno percepito il Sfl, confermando l’efficacia per la riqualificazione di fasce vulnerabili nel mercato del lavoro.

Analisi dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro

ROMA (ITALPRESS) – Recentemente, l’Inps ha aggiornato l’Osservatorio statistico riguardante l’assegno di inclusione (Adi) e il supporto per la formazione e il lavoro (Sfl). Queste due misure, partite rispettivamente da gennaio 2024 e settembre 2023, hanno sostituito il reddito e la pensione di cittadinanza, introducendo un nuovo paradigma nella lotta contro la povertà e promuovendo l’inserimento nel mercato del lavoro.

Dai dati analizzati risulta che, tra gennaio 2024 e giugno 2025, circa 868 mila nuclei familiari hanno beneficiato dell’assegno di inclusione, per un totale di 2,1 milioni di persone. L’importo medio mensile dell’assegno è stato di 669 euro, con una media di 2,4 componenti per nucleo. L’84% di questi nuclei ha sede nelle regioni meridionali e nelle Isole, con la percentuale che arriva al 73% considerando il numero delle persone coinvolte. Inoltre, nei primi sei mesi del 2025, sono stati 750 mila i nuclei che hanno ricevuto almeno un pagamento, registrando un incremento del 7% rispetto all’anno precedente.

Nello specifico, nel mese di giugno, quasi 666 mila nuclei hanno ricevuto l’assegno, con un’erogazione media pari a 694 euro. Analizzando la composizione di questi nuclei, si nota la presenza di 251 mila minori, 261 mila disabili, 341 mila persone di almeno 60 anni e 236 mila famiglie con carichi di cura. Per quanto riguarda il supporto per la formazione e il lavoro, dall’avvio della misura nel settembre 2023 fino a giugno, sono state 182 mila le persone che hanno ricevuto almeno un pagamento, di cui il 79% risiede nelle regioni meridionali e nelle Isole.

A giugno, 72.469 beneficiari hanno ricevuto il pagamento, tra cui una maggioranza di donne (61%). Di questi, quasi il 40% appartiene alla fascia di età tra i 50 e i 59 anni, evidenziando come la misura risponda efficacemente alle esigenze di riqualificazione in un segmento demografico storicamente vulnerabile nel mercato del lavoro. Inoltre, si è osservato un aumento rilevante di giovani beneficiari rispetto ai dati di dicembre 2024.

Aggiornamenti sull’Assegno di Inclusione e Supporto per Formazione e Lavoro

ROMA (ITALPRESS) – L’Inps ha pubblicato un aggiornamento riguardante l’Osservatorio statistico, che si focalizza sull’assegno di inclusione (Adi) e sul supporto per la formazione e il lavoro (Sfl). Queste misure hanno preso il posto del reddito e pensione di cittadinanza (Rdc/Pdc) e mirano a contrastare la povertà e favorire l’inserimento lavorativo, iniziando rispettivamente a gennaio 2024 e a settembre 2023.

I dati raccolti mostrano che, tra gennaio 2024 e giugno 2025, i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno di inclusione per almeno un mese sono stati 868 mila, coinvolgendo un totale di 2,1 milioni di persone. L’importo medio mensile dell’assegno è stato di 669 euro, con una composizione media di 2,4 membri per nucleo familiare. La maggior parte dei nuclei beneficiari si trova nel Sud e nelle Isole, rappresentando il 68% del totale, cifra che aumenta al 73% se si considerano le persone coinvolte. Nel primo semestre del 2025, 750 mila nuclei hanno ricevuto almeno un pagamento, con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente.

Nel mese di giugno, quasi 666 mila nuclei familiari hanno beneficiato dell’Adi, con un importo medio di 694 euro. All’interno di questi nuclei, ci sono 251 mila minori, 261 mila persone disabili e 341 mila persone di almeno 60 anni. Inoltre, 236 mila nuclei hanno carichi di cura. Per quanto concerne il supporto per la formazione e il lavoro, dal suo avvio nel settembre 2023 fino a giugno, sono state 182 mila le persone a ricevere almeno un pagamento, di cui il 79% risiede nelle regioni del Sud e nelle Isole.

A giugno, il numero di beneficiari in pagamento ha raggiunto 72.469, prevalentemente donne (61%). Circa il 40% appartiene alla fascia tra i 50 e i 59 anni, indicando l’efficacia della misura per la riqualificazione di un gruppo demografico tradizionalmente più vulnerabile nel mercato del lavoro. Si osserva anche un significativo incremento nel numero di beneficiari tra i più giovani rispetto ai dati di dicembre 2024.

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