Baby Touchè, trapper di Padova, perquisito mentre utilizza armi da fuoco in un video musicale

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La squadra Mobile di Padova ha eseguito una perquisizione presso l’abitazione di un trapper euganeo, Baby Touché, a causa della diffusione di un videoclip musicale in cui appariva in possesso di armi da fuoco che sembravano autentiche. L’uomo è sotto indagine per il reato di detenzione abusiva di armi ed esplosivi. Nel video musicale che era stato pubblicato sul suo profilo Instagram, il giovane trapper teneva in mano ciò che sembravano essere armi da fuoco. Pochi giorni dopo la pubblicazione iniziale, il video è stato sostituito con una nuova versione, che terminava con il lancio di una bottiglia incendiaria che incendiava la sigla della provincia padovana.

Dato che l’uomo era già stato condannato in passato per reati correlati alle armi, la Procura ha ordinato la perquisizione della sua abitazione. Nella perquisizione è stato rinvenuto un machete con lama lunga 54 centimetri, lo stesso utilizzato nel video musicale. La presenza di questo machete ha sollevato ulteriori preoccupazioni per le autorità, considerando il passato penale dell’individuo.

La Polizia di Stato ha collaborato attivamente con la squadra Mobile di Padova per portare a termine la perquisizione e garantire la sicurezza durante l’operazione. Le autorità hanno agito rapidamente una volta ricevute le informazioni sul video musicale e sulle presunte armi da fuoco in possesso del trapper. La priorità era garantire la sicurezza della comunità e assicurarsi che le armi fossero state adeguatamente sequestrate per prevenire eventuali rischi per la pubblica incolumità.

La scoperta del machete durante la perquisizione ha confermato le preoccupazioni delle autorità riguardo alla potenziale pericolosità dell’individuo in questione. Il trapper è stato immediatamente posto sotto custodia e sarà processato per il reato di detenzione abusiva di armi ed esplosivi. La Procura continuerà ad indagare sul caso per accertare se ci siano ulteriori implicazioni criminali legate al suo comportamento.

La collaborazione tra le forze dell’ordine e la magistratura è stata fondamentale per agire prontamente e garantire che tutte le misure necessarie fossero adottate per proteggere la comunità da potenziali rischi legati alle armi illegali. La Polizia di Stato ha svolto un ruolo chiave nell’operazione e continuerà a lavorare in stretta collaborazione con le autorità competenti per garantire la sicurezza pubblica e contrastare il crimine organizzato.

La notizia della perquisizione presso l’abitazione del trapper Baby Touché ha destato grande interesse mediatico, evidenziando l’importanza di monitorare attentamente le attività dei criminali e intervenire prontamente quando sorgono segnali di pericolo. Il caso del trapper euganeo ha messo in luce la necessità di un’azione rapida e decisa per contrastare efficacemente il possesso illegale di armi e proteggere la società da eventuali minacce alla sicurezza.

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