Blocco Diesel Euro 5 rinviato di un anno: nuove opportunità per gli automobilisti.

Blocco Diesel Euro 5 rinviato di un anno: nuove opportunità per gli automobilisti.

Un emendamento al DL Infrastrutture è stato approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti della...

Un emendamento al DL Infrastrutture è stato approvato dalle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera per aumentare la flessibilità nella pianificazione della qualità dell’aria in Italia. Il termine per le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, relativo alle limitazioni di circolazione per veicoli diesel Euro 5, è posticipato dal 2025 al 2026. Le restrizioni saranno applicabili prioritariamente nelle aree urbane con oltre 100.000 abitanti. Inoltre, le Regioni possono adottare misure compensative nei loro piani di qualità dell’aria, con la possibilità di anticipare le limitazioni se necessario. Matteo Salvini ha espresso soddisfazione per queste decisioni.

Modifiche alla Pianificazione della Qualità dell’Aria in Italia

ROMA (ITALPRESS) – Le commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera hanno approvato un emendamento al DL Infrastrutture che introduce maggiore flessibilità per le Regioni italiane nella pianificazione della qualità dell’aria e nelle limitazioni alla circolazione stradale. Questo intervento mira a rispondere alle misure richieste dall’Unione Europea per affrontare la procedura di infrazione relativa al superamento dei limiti di qualità dell’aria.

Una delle principali modifiche comprende il rinvio dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026 del termine entro cui le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna dovranno implementare limitazioni strutturali alla circolazione di autovetture e veicoli commerciali di categoria N1, N2 e N3 con motori diesel di classe “Euro 5”. Inoltre, la priorità per l’applicazione di queste limitazioni sarà data alle aree urbane con popolazioni superiori a 100.000 abitanti, invece di 30.000 come precedentemente previsto.

L’emendamento consente, una volta scaduto il termine del 1° ottobre 2026, alle Regioni di non includere queste limitazioni nei loro piani di qualità dell’aria, purché assumano misure compensative adeguate per garantire una riduzione delle emissioni inquinanti in linea con le normative europee. In questo modo, si offre ai governi regionali la possibilità di adottare soluzioni alternative per affrontare il problema della qualità dell’aria.

Le Regioni, se necessario, possono comunque implementare le limitazioni strutturali prima della scadenza del 1° ottobre 2026. Questo potrà avvenire attraverso l’aggiornamento dei piani di qualità dell’aria e delle misure di attuazione. Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento, definendolo una decisione di buonsenso che aiuterà a bilanciare le esigenze ambientali e il mobilità.

Modifiche alle Limitazioni della Circolazione per Migliorare la Qualità dell’Aria

ROMA (ITALPRESS) – Le commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati hanno approvato un emendamento al DL Infrastrutture, mirato a garantire maggiore autonomia alle Regioni nella pianificazione delle misure per la qualità dell’aria. Questo intervento si inserisce nel contesto della procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea per il superamento dei limiti di inquinamento atmosferico.

L’emendamento impone un rinvio della limitazione strutturale alla circolazione di veicoli diesel di categoria Euro 5 nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. La nuova scadenza per l’applicazione di queste restrizioni passa dal 1° ottobre 2025 al 1° ottobre 2026. Si prevede, inoltre, che le limitazioni vengano applicate prioritariamente nelle aree urbane di comuni con oltre 100.000 abitanti, un aumento significativo rispetto alla precedente soglia di 30.000 abitanti.

Le Regioni, al termine della nuova scadenza, avranno la facoltà di decidere se includere o meno tali limitazioni nei loro piani di qualità dell’aria. Potranno optare per misure compensative attuabili, che garantiscano una riduzione significativa delle emissioni inquinanti, in linea con le normative europee. Questo approccio mira a fornire maggiore flessibilità e a facilitare l’adozione di soluzioni più adeguate alle specifiche realtà locali.

Inoltre, le Regioni possono anticipare l’applicazione delle restrizioni se lo ritengono opportuno, modificando i loro piani di qualità dell’aria. Quelle che scelgono di procedere in questo senso devono aggiornare i relativi documenti attuativi. Questa manovra ha suscitato soddisfazione nel vicepremier e ministro Matteo Salvini, il quale ha sostenuto che si tratta di una decisione di buonsenso, volta a tutelare sia la salute dei cittadini che le esigenze viabilistiche delle aree interessate.

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