Bryan Cranston e SAG-AFTRA: OpenAI affronta seriamente le preoccupazioni sui deepfake.

Preoccupazioni nel mondo dello spettacolo per Sora 2 e i video generati dall'IA Negli ultimi mesi...

La società ha sottolineato che “tutti gli artisti, performer e individui avranno il diritto di decidere come e se possono essere simulati”. Inoltre, sono state promesse revisioni rapide delle segnalazioni relative a violazioni della politica stabilita. Bryan Cranston ha espresso la propria gratitudine verso OpenAI per i progressi compiuti nel miglioramento delle proprie politiche di protezione.

Questa situazione ha inevitabilmente riportato alla luce la questione della sicurezza e del rispetto dei diritti degli artisti. Sean Astin, presidente di SAG-AFTRA, ha sottolineato l’urgenza di implementare leggi a tutela degli artisti contro la “massiccia appropriazione indebita da parte della tecnologia di replicazione”. Astin ha menzionato il proposto Nurture Originals, Foster Art, and Keep Entertainment Safe Act, noto anche come NO FAKES Act, come una possibile soluzione a queste nuove sfide.

La risposta di OpenAI alle preoccupazioni sui diritti d’autore

Inizialmente, Sora 2 era stata lanciata con una politica di opt-out per i detentori di diritti d’autore. Questa scelta, però, ha suscitato un forte malcontento pubblico e ha portato a situazioni controversie, come i video di SpongeBob nazista. In seguito, OpenAI ha promesso di fornire ai titolari dei diritti maggiori controlli sulla generazione di personaggi, introducendo un modello di opt-in, simile a quello per l’immagine, ma con ulteriori controlli per offrire una protezione più robusta.

Questo cambiamento di rotta da parte di OpenAI potrebbe rappresentare un passo significativo verso la creazione di un ambiente più sicuro per gli artisti. Infatti, l’evoluzione delle tecnologie di replicazione richiede un costante aggiornamento delle normative e delle politiche di protezione.

La crescente finezza delle tecnologie di deepfake e generazione video chiama a gran voce una maggiore responsabilità da parte delle aziende tech. La reazione dell’industria dello spettacolo, unita alla spinta verso regolamenti più rigorosi, potrebbe segnare l’inizio di un nuovo capitolo nella storia della creatività e dell’arte, con una maggiore attenzione verso i diritti individuali.


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