Bullismo scolastico: un problema serio che non deve essere ignorato. È ora di reagire!
Riceviamo e pubblichiamo un prezioso contributo di Lucio Corsaro, che mette in luce un tema di grande attualità e rilevanza sociale.
La recente tragica scomparsa del quattordicenne laziale Paolo M. ha scosso l’intera opinione pubblica italiana, riportando alla ribalta la questione del bullismo e delle sue conseguenze devastanti. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo era da anni vittima di atti di prevaricazione scolastici. Questo caso non è isolato e ci obbliga a riflettere su un problema che coinvolge circa il 20% dei giovani tra gli 11 e i 19 anni, secondo i dati Istat 2025.
Comprendere il Bullismo
Per chiarire le diverse manifestazioni del bullismo, la letteratura scientifica identifica quattro elementi chiave:
1. Prevaricazione (fisica, verbale o relazionale),
2. Intenzionalità del bullo nel danneggiare,
3. Ripetitività degli atti,
4. Asimmetria del potere tra bullo e vittima.
I protagonisti di queste dinamiche includono il bullo, spesso popolare e con un certo carisma sociale, che manipola le dinamiche di gruppo a suo favore. La vittima, invece, subisce le aggressioni, viene percepita come “diversa” dal gruppo e sperimenta una bassa autostima e limitate reti di supporto. Esistono anche figure come gli aiutanti, che sostengono il bullo per paura di essere esclusi, e i difensori, che si attivano per proteggere la vittima.
