C.r.e.d.i.t. 2025: i rischi si quadruplicano e rivoluzionano i modelli finanziari globali
Il convegno internazionale C.r.e.d.i.t., giunto alla sua 24ª edizione a Venezia, ha evidenziato il quadruplicarsi dei rischi globali, fra cui tensioni geopolitiche, cambiamenti climatici, trasformazioni sociali e innovazioni tecnologiche come l’intelligenza artificiale. La necessità di una gestione integrata e lungimirante dei rischi coinvolge il sistema assicurativo, finanziario e politico, soprattutto di fronte a sfide complesse quali la sostenibilità, la giustizia sociale e il dualismo occidentale-orientale. Tra i temi principali discussi vi sono la decarbonizzazione, il costo dell’energia, il finanziamento delle tecnologie avanzate e la prevenzione dei disastri naturali, sottolineando l’importanza di una collaborazione globale per trasformare le sfide in opportunità.
Gestione Integrata dei Rischi Globali: Sfide e Opportunità al Convegno C.r.e.d.i.t. 2025 a Venezia
A Venezia si è tenuta l’edizione 2025 del convegno internazionale C.r.e.d.i.t., ormai un appuntamento consolidato da 24 anni, promosso dall’Università Cà Foscari, GRETA Associati e il progetto PNRR GRINS. L’incontro ha messo in luce il quadruplicarsi dei rischi, tra cui tensioni geopolitiche, trasformazioni demografiche con disuguaglianze crescenti, sfide climatiche, energetiche e legate all’intelligenza artificiale, oltre ai rischi per la salute non limitati alle pandemie. Il convegno ha sottolineato la necessità di una consapevole individuazione e gestione di tali pericoli, attraverso strategie efficaci di mitigazione.
L’interazione tra settore assicurativo e sistema finanziario è stata centrale nella discussione d’apertura, condotta da Mario Greco, CEO di Zurich Insurance Group. È emersa l’importanza di un’integrazione armonica per affrontare un contesto complesso e in rapido cambiamento, dove alcune minacce risultano difficili o troppo costose da coprire. Sono stati richiamati i rischi della distorsione politica nella percezione della sicurezza, come evidenziato dal diverso trattamento delle aree colpite dagli incendi in California. È quindi fondamentale adottare una governance lungimirante che tenga conto degli aspetti sociali e ambientali connessi alle transizioni in atto.
Tra le tematiche trattate spiccano le novità sul possibile obbligo assicurativo per le catastrofi a carico delle imprese italiane, con proposte di agevolazioni fiscali per le microimprese. Si è affrontata la necessità di un coinvolgimento congiunto di finanza, assicurazioni e Stati, superando visioni divergenti che oscillano tra orizzonti temporali differenti e capacità finanziarie limitate dal debito pubblico. La crescente spaccatura tra Occidente e Oriente si riflette anche nella gestione della sostenibilità e nelle strategie per una transizione verde più incisiva, superando i limiti della finanza verde attuale.
Il convegno ha ospitato numerosi panel, tra cui analisi di Banca d’Italia sulla decarbonizzazione bancaria, rischi energetici e creditizi, finanziamenti al deep tech e impatti socio-climatici in Europa e Italia. È stato sottolineato come oltre il 40% del territorio nazionale sia esposto a rischi idrogeologici, confermando l’urgenza di interventi mirati e tempestivi. L’incontro si è rivelato un’occasione preziosa di scambio tra accademici, professionisti e decisori, con l’obiettivo condiviso di trasformare l’aumento dei rischi in opportunità attraverso una gestione consapevole e innovativa.
Rafforzare la gestione integrata dei rischi nel contesto globale attuale
Negli ultimi anni i rischi a cui siamo esposti sono cresciuti in modo significativo, aumentando in numero e complessità. Riconoscerli rappresenta il primo passo imprescindibile, seguito dalla capacità di individuarli e gestirli efficacemente attraverso strategie mirate di mitigazione. Da 24 anni, il convegno internazionale C.r.e.d.i.t., organizzato a Venezia dal dipartimento di Economia dell’Università Cà Foscari insieme a GRETA Associati e al progetto PNRR GRINS, affronta con rigore tematiche complesse come tensioni geopolitiche, mutamenti demografici, disuguaglianze sociali, rischi climatici, energetici, tecnologici e sanitari, sottolineando la crescente interconnessione tra questi fattori.
L’edizione 2025 ha posto l’accento sul dialogo tra sistema assicurativo e finanziario come elemento imprescindibile per affrontare un contesto globale sempre più incerto. Mario Greco, CEO di Zurich Insurance Group, ha evidenziato come alcune categorie di rischio siano difficilmente proteggibili o troppo costose da coprire. Inoltre, la governance pubblica gioca un ruolo cruciale nel determinare l’equità delle risposte finanziarie, come dimostrano i recenti disastri ambientali negli Stati Uniti, dove le misure di protezione non sono state uniformi a causa di scelte politiche con impatti anche sul piano sociale.
Un altro tema rilevante è stato l’obbligo assicurativo catastrofale per le imprese italiane, con la proposta di introdurre agevolazioni fiscali per le microimprese. Al di là degli strumenti tradizionali di riassicurazione, si è richiamata l’importanza di coinvolgere finanza e Stati in una prospettiva condivisa che tenga conto delle diverse visioni temporali, dal breve periodo finanziario alle strategie assicurative di lungo termine, soprattutto nell’attuale clima di tensioni tra Oriente e Occidente. Questi aspetti influenzano anche la capacità di competere e guidare l’innovazione tecnologica sostenibile.
Durante il convegno sono state analizzate strategie mirate come la decarbonizzazione del sistema bancario, gli effetti del costo energetico sui mutui, lo sviluppo del deep tech applicato alla salute e la crescente esposizione a eventi climatici estremi in molte aree europee, Italia inclusa. Destano preoccupazione i dati che segnalano oltre il 40% del territorio italiano a rischio alluvioni, sottolineando l’urgenza di interventi preventivi rapidi ed efficaci. Questo momento di condivisione internazionale rappresenta una preziosa occasione per accelerare la diffusione di conoscenze e identificare soluzioni concrete, sottolineando come la gestione consapevole e coordinata dei rischi sia fondamentale per cittadini, istituzioni e operatori economici.
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