Calcifialassi: Possibilità di Cura e Principali Opzioni di Trattamento Effettive

Calcifialassi: Possibilità di Cura e Principali Opzioni di Trattamento Effettive

La calcifilassi è una patologia grave e rara che si manifesta con un deposito di calcio nelle pareti...

La calcifilassi è una patologia grave e rara che si manifesta con un deposito di calcio nelle pareti dei piccoli vasi sanguigni, compromettendo l’apporto di sangue alla pelle e al tessuto adiposo sottostante. Sebbene attualmente non esista una cura definitiva, è possibile gestire e contenere i sintomi attraverso un approccio multidisciplinare, collaborando con specialisti quali dermatologi, nefrologi, esperti in cura delle ferite e specialisti del dolore e delle cure palliative.

Che cos’è la calcifilassi e chi ne è colpito


La calcifilassi, conosciuta anche come arteriolopatia calcifica uremica o vasculopatia calcifica, si verifica principalmente in persone affette da malattie renali avanzate. La patologia colpisce circa l’1% dei pazienti in dialisi ogni anno ed è caratterizzata da un’elevata mortalità, con circa l’80% dei casi che si risolvono con esito fatale entro pochi mesi dall’insorgenza.

I sintomi più comuni includono dolorose lesioni cutanee, noduli profondi, ulcerazioni e discromie che sono difficili da guarire. La causa principale di mortalità è solitamente legata a infezioni delle ferite e sepsi, porzioni critiche dovute all’estesa compromissione cutanea.


Cause e fattori di rischio della calcifilassi


Le cause esatte della calcifilassi non sono completamente chiarite; gli studi suggeriscono che l’ostruzione dei piccoli vasi sanguigni cutanei prodotta da trombi è favorita da un deposito di calcio nelle pareti vascolari, che provoca calcificazione e successiva riduzione del flusso ematico.

Sebbene la condizione sia più frequente nei pazienti con malattia renale cronica terminale, sono descritti casi anche in persone con normale funzionalità renale, definiti come calcifilassi non uremica. Altri fattori di rischio includono l’uso di farmaci quali Warfarin, squilibri metabolici in calcio, fosforo e ormone paratiroideo, oltre a stati infiammatori cronici.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *