Caso Almasri: Meloni chiede autorizzazione a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano.

Caso Almasri: Meloni chiede autorizzazione a procedere per Nordio, Piantedosi e Mantovano.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto un provvedimento del Tribunale dei ministri...

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto un provvedimento del Tribunale dei ministri riguardante il caso Almasri, con l’archiviazione della sua posizione e la possibilità di procedere contro i Ministri Piantedosi e Nordio e il Sottosegretario Mantovano. Meloni respinge l’accusa di non essere stata informata delle decisioni relative al caso, sottolineando come il governo agisca in modo coeso e concordato. Rivendica la correttezza dell’operato dell’Esecutivo, centrato sulla sicurezza nazionale, e annuncia la sua presenza in Parlamento al fianco dei colleghi durante il voto sull’autorizzazione a procedere.

Meloni Commenta il Provvedimento del Tribunale dei Ministri sul Caso Almasri

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi ho ricevuto la notifica del provvedimento del Tribunale dei ministri riguardante il caso Almasri. Dopo oltre sei mesi dall’inizio della procedura, ben oltre i tre mesi previsti dalla legge, e nel contesto di inopportune fughe di notizie, i giudici hanno archiviato la mia posizione. Tuttavia, dal decreto emerge che si intende chiedere l’autorizzazione a procedere nei confronti dei Ministri Piantedosi e Nordio, nonché del Sottosegretario Mantovano. Secondo quanto riportato nel documento, io non sarei stata né informata né coinvolta nelle decisioni prese, il che si tradurrebbe nel non aver contribuito a “rafforzare il programma criminoso.” È evidente come questa narrazione risulti totalmente infondata”, scrive sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Meloni sottolinea quanto fosse necessario un approccio unitario da parte del Governo, evidenziando che “a differenza di alcuni miei predecessori, che hanno preso le distanze dai loro ministri in simili circostanze, io sostengo che questo Governo operi in piena coesione sotto la mia leadership.” La premier afferma che ogni decisione di tale rilevanza sia stata presa di comune accordo, interpretando come illogico il fatto che si chieda il giudizio per Piantedosi, Nordio e Mantovano, senza coinvolgere anche lei nella richiesta di autorizzazione a procedere.

Nel merito, Meloni ribadisce la correttezza dell’operato dell’intero Esecutivo, che ha sempre agito con l’unico obiettivo di tutelare la sicurezza dei cittadini italiani. “Fin dalla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati, ho espresso pubblicamente la mia posizione e continuerò a farlo, anche in Parlamento, dove mi siederò accanto ai miei colleghi Piantedosi, Nordio e Mantovano durante il voto sull’autorizzazione a procedere”, aggiunge la premier.

Questo afferma Meloni, dimostrando che la sua determinazione nel sostenere il Governo resta ferma e che ogni azione intrapresa è volta alla protezione del bene comune, in un contesto di sfide e incertezze per la nazione.

Meloni commenta la decisione del Tribunale dei Ministri sul caso Almasri

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi ho ricevuto la comunicazione del provvedimento emesso dal Tribunale dei ministri in merito al caso Almasri. Questo è accaduto dopo oltre sei mesi dall’inizio dell’inchiesta, tempi ben superiori ai tre mesi previsti dalla normativa, accompagnati da ingiustificabili fughe di notizie. I giudici hanno deciso di archiviare unicamente la mia posizione, mentre sembra che si richieda l’autorizzazione per procedere contro i Ministri Piantedosi e Nordio e il Sottosegretario Mantovano. Secondo quanto indicato nel decreto, affermano che non sarei stata preventivamente informata e che non avrei condiviso la decisione presa, insinuando quindi che non avrei contribuito ad alimentare un “programma criminoso”. Questa tesi risulta evidentemente infondata”.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha preso posizione attraverso i social, sottolineando come, a differenza di altri suoi predecessori, che hanno preso le distanze dai loro ministri in circostanze simili, il suo Governo opera in modo coeso. Meloni afferma che ogni misura, specialmente quelle di grande importanza, è sempre frutto di un accordo condiviso. Pertanto, reputa illogica la richiesta di giudicare Piantedosi, Nordio e Mantovano senza includere anche la sua figura.

In merito alla questione, Meloni conferma la correttezza dell’operato dell’intero Esecutivo, guidato esclusivamente dalla volontà di proteggere la sicurezza degli italiani. Ha voluto esprimere la sua posizione pubblicamente non appena è stata informata della sua iscrizione nel registro degli indagati. Ha intenzione di ribadire questa sua linea in Parlamento, sedendosi accanto a Piantedosi, Nordio e Mantovano durante il voto riguardante l’autorizzazione a procedere.

La situazion e ha suscitato un ampio dibattito, segnalando tensioni politiche all’interno del Governo e sollevando interrogativi sulla gestione della sicurezza e della responsabilità politica. Le prossime mosse saranno decisive per stabilire il futuro del caso e il ruolo dei diversi attori coinvolti.

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