Catania diventa il primo sito produttivo grazie all’intesa tra StM e Francia.
Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di trasformare StM in un campione europeo della microelettronica. La governance determinata al progresso è cruciale per competere globalmente. L’impegno finanziario del Mimit supera i 2 miliardi, mentre Catania si afferma come polo industriale grazie a investimenti di oltre 5 miliardi entro il 2037, creando 3.000 posti di lavoro, molti dei quali altamente qualificati. Questo sviluppo coinvolgerà più di 280 fornitori italiani, con un focus sugli attori del Sud, particolarmente in Sicilia, con ricadute positive per l’intero Paese.
Il Futuro della Microelettronica in Italia: Sviluppo e Opportunità
ROMA (ITALPRESS) – La direzione da seguire è quella di trasformare StM nel leader europeo della microelettronica. Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso una governance fortemente impegnata nello sviluppo di un settore strategico fondamentale per la competizione a livello globale. La partecipazione di Giorgetti al tavolo delle trattative è stata un segnale significativo, ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un’intervista a Il Giornale.
Negli ultimi tre anni, la collaborazione politica non è mai mancata, anche durante il cambio di governo in Francia. Urso ha sottolineato l’importanza dell’approccio adottato dal Mef negli ultimi mesi e ha espresso la sua attesa per ulteriori sviluppi. Il suo compito è quello di monitorare il fronte industriale e i risultati raggiunti finora sono notevoli, specialmente in confronto al panorama europeo, dove altri attori importanti hanno riconsiderato i loro investimenti pianificati.
Il ruolo dello Stato italiano si rivelerà cruciale sia per la governance che per il settore industriale. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha messo a disposizione risorse superiori a 2 miliardi di euro, una misura che riflette l’impegno del governo verso il potenziamento dell’industria microelettronica nel Paese.
Catania si sta affermando come un polo industriale fondamentale per le tecnologie di potenza basate sul silicio. Urso ha rivelato che diventerà il principale sito produttivo mondiale specializzato nel carburo di silicio da 200 millimetri. Il piano di sviluppo prevede l’assunzione di 3.000 dipendenti, di cui circa metà altamente qualificati, e investimenti superiori a 5 miliardi di euro da realizzare entro il 2037. Questo progetto avrà ripercussioni positive su tutto il sistema economico del Paese, coinvolgendo oltre 280 fornitori italiani nella filiera dei semiconduttori, di cui 145 situati nel Sud, includendo 135 aziende in Sicilia.
StM e il Futuro della Microelettronica: Investimenti e Sviluppo Industriale
ROMA (ITALPRESS) – La direzione da seguire è quella di rendere StM il leader europeo nel settore della microelettronica. Questo traguardo può essere raggiunto solo grazie a una governance focalizzata sullo sviluppo in un ambito strategico fondamentale per la competizione globale. La partecipazione del ministro Giorgetti al tavolo decisionale ha avuto un significato emblematico. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, lo ha affermato in un’intervista rilasciata a Il Giornale.
Negli ultimi tre anni, la collaborazione politica è stata costante, anche durante la transizione di governo in Francia. Prima con Le Maire e successivamente con Ferracci e Lombard, si sono mantenute le competenze necessarie per il progresso del settore. Urso ha sottolineato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha realizzato un buon lavoro e si attendono sviluppi significativi a breve. Il suo compito è quello di supervisione dell’industria, e i risultati ottenuti sono notevoli, soprattutto rispetto ai paesi europei, dove altri grandi attori hanno rinunciato a investimenti previsti.
Lo Stato italiano avrà un ruolo fondamentale, sia in ambito di governance sia in quello industriale. Dal punto di vista finanziario, il Mimit sta mettendo a disposizione risorse superiori ai 2 miliardi di euro. Questo supporto è essenziale per incentivare lo sviluppo e garantire che l’industria possa competere a livello internazionale. Urso ha fatto riferimento a Catania, menzionando il suo potenziale come polo industriale per le tecnologie basate sul silicio.
Catania rappresenta un’importante opportunità, poiché diventerà il primo sito produttivo integrato verticalmente per il carburo di silicio da 200 millimetri a livello mondiale. Questo piano prevede la creazione di 3.000 posti di lavoro, di cui quasi la metà saranno altamente qualificati, con investimenti superiori ai 5 miliardi di euro previsti entro il 2037. La crescita avrà un impatto positivo su tutto il Sistema Paese, coinvolgendo oltre 280 fornitori italiani nella filiera dei semiconduttori, di cui 145 aziende situate nel Sud, gran parte delle quali in Sicilia.
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