Catanzaro: sequestrati beni per 2,7 milioni a imprenditore dalla Guardia di Finanza.

Sequestro di Beni a Catanzaro: Operazione della Guardia di Finanza contro la Mafia
CATANZARO (ITALPRESS) – Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Catanzaro ha portato al sequestro di beni del valore complessivo di circa 2,7 milioni di euro. I militari del Servizio Centrale I.C.O. e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza hanno eseguito un decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Catanzaro, in seguito a una richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.
Soggetto legato al gruppo mafioso “ARENA”
Il provvedimento riguarda un individuo riconducibile al gruppo mafioso “ARENA”, noto per la sua pericolosità sociale. Questo soggetto è stato coinvolto nel procedimento penale conosciuto come “Jonny”, che ha affrontato le operazioni dell’organizzazione mafiosa Arena attiva a Isola Capo Rizzuto (KR) dal 2002 al 2019. Recenti indagini hanno dimostrato che questa persona è stata condannata per associazione mafiosa anche in appello.
Pax Mafiosa e Sfruttamento dei Fondi per l’Accoglienza
Le indagini hanno rivelato un aspetto preoccupante: le cosche mafiose crotonesi, in passato rivali, sono riuscite a stabilire una “pax mafiosa”. Questo ha consentito loro di spartirsi le ingenti somme di denaro pubblico destinate all’accoglienza dei migranti. Attraverso fatturazioni di comodo al Centro Accoglienza “Sant’Anna” di Isola di Capo Rizzuto, queste organizzazioni hanno truffato lo Stato, mentre i cittadini onesti si trovano a dover affrontare le conseguenze di tali atti illeciti.
Il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha commentato l’operazione: “Questi sequestri rappresentano un passo significativo nella lotta contro la Mafia. Dobbiamo continuare a seguire il flusso di denaro e delle attività illecite per proteggere la nostra comunità.”
Negli accertamenti effettuati, è emerso che il sodalizio mafioso ha ottenuto e mantenuto una posizione predominante nel settore delle scommesse online, esercitando il suo potere in modo totalmente illecito. Inoltre, si è scoperto che erano coinvolti nel noleggio di apparecchi per il gioco online, attività che ha generato profitti di dubbia origine.
Indagini e Provvedimenti Giudiziari
Le investigazioni economico-patrimoniali condotte dalla Guardia di Finanza hanno rivelato un’evidente sproporzione fra i beni posseduti dall’individuo e i redditi dichiarati. Questo ha portato all’emissione di un provvedimento dal Tribunale Ordinario di Catanzaro. Queste indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro – D.D.A. e hanno coinvolto specialisti della Sezione Misure di Prevenzione – Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria.
L’attività dei Finanzieri ha già portato a provvedimenti simili contro altri soggetti coinvolti nella stessa indagine, il che ha comportato il sequestro di ulteriori beni per un valore di circa 2 milioni di euro. “Non ci fermeremo finché non avremo smantellato le reti mafiose e recuperato quanto dovuto alla collettività”, ha dichiarato Gratteri.
Effetti di un’Operazione Coordinata
Le operazioni eccellenti della Guardia di Finanza non solo testimoniano un impegno costante e coordinato nella lotta contro la criminalità organizzata, ma anche la volontà di ripristinare la legalità e la giustizia nel territorio. La lotta alla mafia è un compito arduo e queste operazioni dimostrano quanto sia cruciale il supporto delle istituzioni e delle forze dell’ordine.
Fonti ufficiali come il Ministero dell’Interno e la Direzione Antimafia stanno monitorando attentamente la situazione, mentre la popolazione locale esprime una crescente fiducia nei confronti delle forze dell’ordine.
In sintesi, queste operazioni non solo mirano a ridurre il potere delle organizzazioni mafiose ma cercano anche di restituire dignità e legalità a intere comunità che hanno sofferto per troppo tempo sotto il giogo della criminalità organizzata.
– Foto Guardia di Finanza Catanzaro – (ITALPRESS).
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