Ciotti: L’80% delle famiglie di vittime di mafia ignora la verità

Ciotti: L’80% delle famiglie di vittime di mafia ignora la verità

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Don Luigi Ciotti in Sicilia: L’impegno contro la mafia attraverso la gioventù

PALERMO (ITALPRESS) – “La mafia si combatte insieme. Solo insieme, infatti, si fa crescere una società migliore che contrasti, con l’impegno concreto di ogni giorno, la criminalità mafiosa.” Queste parole di don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, sono risuonate con forza nell’auditorium dell’istituto Gonzaga Campus di Palermo, dove il sacerdote ha incontrato giovani studenti per discutere dell’importanza della memoria e dell’impegno sociale nella lotta contro la mafia. Questo incontro si inserisce nell’ambito delle iniziative che precedono la XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno, in programma il 21 marzo a Trapani, un evento cruciale per ricordare le vittime innocenti delle mafie, promuovendo una cultura della legalità.

Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ha sottolineato l’importanza della partecipazione giovanile in questo processo: “I cambiamenti che sogniamo hanno bisogno dell’impegno di ognuno di noi”, ha affermato. In un momento in cui le mafie sembrano mutare forma e strategia, infiltrandosi nei mercati legali, è fondamentale che i giovani si facciano portavoce di un nuovo respiro di speranza e azione. “Abbiamo bisogno di voi giovani che, con la vostra creatività, ci date nuove energie per andare avanti”, ha aggiunto Ciotti, evidenziando l’importanza di un dialogo intergenerazionale.

Il valore della memoria e della verità nella lotta contro la mafia

Don Ciotti ha anche richiamato l’attenzione sulla necessità di mantenere viva la memoria delle vittime della mafia, ricordando che l’80% delle famiglie non conosce ancora la verità sui crimini commessi. “La verità è un diritto e, senza questa, non si può costruire giustizia”, ha dichiarato. Questa affermazione risuona particolarmente forte nel contesto attuale, in cui la narrazione della mafia e delle sue vittime può essere spesso oscurata o dimenticata. “La nostra deve essere una memoria viva nutrita dall’assunzione delle nostre responsabilità”, ha proseguito, evidenziando come la consapevolezza storica possa fungere da motore per il cambiamento sociale e culturale.

Ciotti ha messo in guardia contro il rischio di una memoria statica: “La memoria deve tradursi in concreto impegno sociale che genera il cambiamento culturale”. Le mafie si sono evolve continuamente; pertanto, è essenziale che l’impegno nella lotta alla mafia si adatti a questi cambiamenti, per contrastare le nuove forme di criminalità organizzata che si insinuano nella vita quotidiana.

“Dobbiamo educarci a cogliere le cose belle e positive che ci sono senza dimenticare quello che ancora dobbiamo continuare a fare”, ha aggiunto don Luigi, riflettendo su come, negli ultimi 15 anni, Libera ha accompagnato anche i giovani della Giustizia Minorile, offrendo loro opportunità di reinserimento e crescita personale. “I giovani, se hanno voglia e passione, sono meravigliosi perché possono portare tanta linfa nuova”, ha continuato, affermando l’importanza di costruire una cittadinanza attiva e consapevole.

Durante l’incontro, padre Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga Campus, ha espresso il suo entusiasmo per la presenza di don Luigi: “Siamo contenti di accogliere una persona che, da anni, parla con la sua vita, ricca di gesti e azioni concrete per il nostro Paese.” Questa affermazione sottolinea il ruolo fondamentale che le istituzioni educative possono avere nella formazione di una coscienza critica e attiva nella società.

Il Gonzaga Campus si è impegnato a garantire un ambiente di apprendimento che favorisca l’emergere di consapevolezze profonde: “La scuola è il luogo privilegiato che, non rimanendo in superficie, può fare crescere consapevolezze profonde su quello che si può fare nella vita”, ha spiegato Denora, evidenziando il valore della formazione non solo come trasmissione di conoscenze, ma anche come strumento di cambiamento sociale.

La XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno del 21 marzo rappresenta un’importante occasione di riflessione e mobilitazione collettiva. Durante questo evento, è previsto un omaggio a tutte le vittime delle mafie, una cerimonia che richiama l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza della giustizia e della verità. La giornata si propone non solo come momento di commemorazione ma anche come un invito a tutti i cittadini ad attivarsi nella lotta contro la mafia.

In conclusione, l’incontro al Gonzaga Campus di Palermo ha messo in luce il ruolo cruciale dei giovani nella costruzione di una società più giusta e consapevole, sottolineando l’urgenza di formare una cittadinanza attiva e responsabile. L’impegno di don Luigi Ciotti e di Libera continua a essere un faro di speranza e azione nella lotta contro le mafie e per la promozione di una cultura della legalità e della verità.

Fonti ufficiali: Libera e Gonzaga Campus.

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